Le parole dello chef reggino: “La ricchezza del nostro territorio è grande, unica. Diamo valore a ciò che abbiamo in Calabria crediamo in lei e lei farà grande ognuno di noi”.

Nel  2016 ha ricevuto il Premio Paolo Borsellino sul tema  “pensare legale per costruire sociale” oggi il Premio Antonino Scopelliti.
Lo chef reggino Filippo Cogliandro, ha ricevuto dalle mani del presidente della Camera di Commercio Ninni Tramontana la targa simbolo del premio Antonino Scopelliti 2021, nel trentennale del suo assassinio avvenuto il 9 agosto 1991 lungo il tratto del Piale (Campo Calabro).  La cerimonia si è svolta presso la scalinata del Waterfront, già scenario di altri eventi prestigiosi. Il Premio, istituito dalla Fondazione Antonino Scopelliti, di cui presidente è la figlia Rosanna, si batte da anni per mantenere viva la memoria di un uomo delle istituzioni, un uomo che ha fatto della lotta alla ‘ndrangheta una ragione di vita fino a perdere la stessa vita.
Ricevere il premio Antonino Scopelliti per la categoria Resto inCalabriaafferma Filippo Cogliandro – mi rende felice e mi onora, è un premio che dedico a tutti i Calabresi che rimangono in Calabria dove, chi ci nasce e cresce, si forma nel carattere, nelle competenze e nella professionalità. La stampa italiana e soprattutto quella estera parlano della Calabria. La strada per rilanciare il turismo va percorsa mettendo al centro la cultura e soprattutto le eccellenze del territorio che veicolano al meglio l’enogastronomia locale. Una sfida che potrebbe valere per la Calabria un doppio vantaggio: la ripresa economica dopo la crisi pandemica e l’avvio  di un reale decollo delle aree interne”.

Filippo Cogliandro

“La ricchezza del nostro territorio è grande, unica – conclude visibilmente commosso lo chef Filippo Cogliandroun vero e proprio patrimonio fatto da un paesaggio  intoccato, costellato dipiccoli borghi, di montagne che scendono al mare, di colline e pianure piene, di sentieri folti di vegetazione intatta, un tempo unico accesso al territorio e per questo carichi di testimonianze del passato. Ma soprattutto denso di tradizioni legate all’artigianato locale e ad una cucina che fa leva sui sapori caratteristici dei prodotti del territorio che rappresentano il valore aggiunto della Calabria, tutti prodotti eccellenti di cui è alla ricercail turista del buono del “gustoso”. Una categoria di viaggiatori curiosi attenti alla scoperta del bello e alla qualità dei prodotti ma che cercano il fascino dei luoghi sconosciuti dell’entroterra che hanno saputo lasciare intatto il territorio. Una tipologia di turista che è particolarmente sensibile ai temi della sostenibilità ambientale, della tutela del patrimonio architettonico autentico e alla qualità delle ricette culinarie in grado di restituire al meglio i sapori antichi dei prodotti locali. La nostra è una terra ricchissima, chi cresce in Calabria si forma nel carattere, nelle competenze e nella professionalità. Ricevere, quindi, un riconoscimento di questo tipo e di questo valore, nella propria terra assume un significato ancora più profondo. Diamo valore a ciò che abbiamo in Calabria, crediamo nella nostra terra e lei farà grande ognuno di noi”.

L’Accademia

Le motivazioni del Premio: Premio “Resto in Calabria”a FILIPPO COGLIANDRO, Chef Patron del ristorante L’A Gourmet L’Accademia, fondata a Lazzaro nel 1995 e dal 2015 nel centro storico di Reggio Calabria, che ha saputo ribellarsi alla ‘ndrangheta e risollevarsi con sempre maggiore forza dopo ogni colpo subito, rappresentando per tutta la nostra comunità un esempio di riscatto attraverso la riscoperta dell’identità più profonda della nostra comunità. La Fondazione Antonino Scopelliti conferisce questo premio per riconoscere al professionista le particolari doti imprenditoriali, all’artista la fantasia e l’amore per la propria terra e all’artigiano la passione e la cura per i dettagli con le quali realizza le sue creazioni. Menzione speciale per il lavoro al fianco dei più giovani, sempre accolti nel suo ristorante per offrire una possibilità di crescita professionale, responsabilizzazione e autonomia anche economica attraverso il lavoro.