In libreria dal 31 marzo per Robin Edizioni. Opera prima della giovane autrice romana: l’inchiostro quale impronta di vita.

È disponibile in libreria e nei principali store online dal 31 marzo “Inchiostro” di Giorgia Leuratti edito da Robin Edizioni.
La silloge poetica, opera prima della giovane autrice, reca in sé l’urgenza viscerale di essere “esistenza”.
L’inchiostro diviene per Giorgia impronta di vita in grado di scavare nelle sfumature degli eventi e scoprire nuove e antiche suggestioni.
“Tutto il fermento che vi era all’origine della mia scrittura, attraverso “Inchiostro” ha preso forma: dapprima vi era solo una confusionaria urgenza espressiva, ora il movimento dentro di me si sta incanalando in una sua più reale traiettoria, in una sua ricerca, in un suo linguaggio” afferma Giorgia Leuratti.
“Inchiostro” è il mezzo stesso della sovrimpressione, materia nera e liquida che, come il sangue, reca in sél’urgenza di trasportare in superficie una componente viscerale traboccante.
Concepito come materia originaria, unico mezzo che permetta alla visione di farsi linguaggio e oggetto ditrasmissione, l’inchiostro attraversa le pagine della raccolta assegnando alle poesie- oggetto del suoimprimersi- il ruolo di organismi vitali, agenti in una struttura che richiama quella della tragedia greca.
Cosi come tragedia restituisce l’inesauribile tentativo dell’uomo di afferrare l’origine del proprio dolore, laraccolta muove dalla stessa urgenza: quella di scavare nelle sfumature degli eventi e di esplorarne lesuggestioni, per trovare nell’epifania poetica, ciò che risolva la loro intermittenza.

Giorgia Leuratti nasce a Roma nel 1994. Nel 2018 si laurea in Lettere presso l’Università degli Studi dell’Aquila con una tesi sul drammaturgo francese Antonin Artaud, che sancirà l’inizio di un crescente interesse verso la scrittura e il teatro. Tornata a Roma studia critica teatrale presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico diplomandosi nel 2020 con una tesi sulla figura dei clown, da Jean Starobinski a Pippo Delbono. Negli stessi anni comincia a scrivere per la testata giornalistica Quarta Parete divenendo giornalista nel gennaio del 2022. Dieci anni fa inizia una ricerca poetica e stilistica fondata sulla sperimentazione del linguaggio e sulla creazione immaginifica, originata da una visione della scrittura come mezzo vitale di urgenza espressiva.
#31 Aspetto lo sgranchirsi dell’alba il lento flettersi delle giunture l’afflato tremulo degli spifferi. Attendo il non gesto il non atto il non detto che possa fluire sghembo dalla mia nuca fin sulla schiena.
