Situata in via Garibaldi, la facciata con la sua simbologia richiama le “dimore alchemiche” descritte da Fulcanelli. Un motivo per soffermarci a osservarla.

Torino, ci incamminiamo per via Garibaldi, in pieno centro, e troviamo, a circa metà percorso, l’antica “Farmacia Chimica Tullio Bosio“, già attiva nel 1605 ma istituita con Regie Patenti solo dal 30 maggio 1715 (data leggibile su uno dei fregi posti al di sopra delle vetrinette della devanture).
A Tullio Bosio si deve la creazione dell’attuale devanture, esempio rilevante e raro che caratterizza via Garibaldi e fa da fondale scenografico a via della Misericordia: la facciata adorna di simbologia richiama alla mente le famose “dimore alchemiche” descritte da Fulcanelli.

Farmacia Chimica Tullio Bosio ©Archivio Storico della Città di Torino

Arredo esterno
L’ esterno della farmacia è rimasto inalterato a eccezione del serramento d’ingresso a bussola.
La devanture in pietra artificiale, di gusto eclettico con spunti liberty, ricopre l’intera facciata fino alla linea di marcapiano, incorniciando la porta centrale arretrata e rialzata rispetto alla via e le vetrine ai lati.
La cornice è costituita da fasce orizzontali.
In basso, lo zoccolo liscio è delimitato in alto da una banda di volute concatenate.
Interessante la fascia centrale con due nicchie ai lati dell’ingresso, con sculture in cemento: una grossa anfora, il mezzo busto di Galeno e alcuni simboli farmaceutici.
Alle estremità delle vetrinette corrono fregi a carattere floreale.
La fascia superiore riporta sopra l’ingresso la ricca insegna della farmacia, bordata con volute e decorazioni fogliate e, ai lati, fregi di carattere floreale.
Sotto al busto di Galeno viene raffigurato il classico simbolo del Caduceo (simbologia del commercio legata al Dio Ermes) che i farmacisti a volte prendono in prestito dalla mitologia greca: in questo caso sono presenti due serpenti che si attorcigliano, invece che un unico serpente come nel Bastone di Asclepio (simbolo greco associato alla medicina e latinizzato in Eusculapio).

busto di Galeno e il simbolo del Caduceo

I due serpenti attorcigliati sulla verga identificano le correnti di polarità del grande agente magico, conosciuto dagli occultisti come “Luce Astrale” che permette, se controllati con Volontà, ad effettuare ciò che comunemente viene definito “Miracolo”.
Arredi interni
L’interno è costituito da tre vani: il locale vendita con armadiatura continua alle pareti (38 mq) in legno chiaro e bancone d’inizio Novecento, un piccolo studio ora a uso magazzino e sul retro, un locale adibito a deposito e laboratorio.
Quest’ultimo era in origine suddiviso in due ambienti secondo quanto risulta su verbale di visita del 1898.
Si segnalano inoltre gli espositori per vetrina costituiti da eleganti mensole su staffe regolabili in altezza.
Solo la bellezza di questa vetrina ci invita a soffermarci a osservarla poi se pensiamo alla simbologia che sta dietro,  l’aspetto “misterioso” prende possesso di noi.