Intervista con l’artista, al secolo Francesca Zentilin, uscita recentemente con il singolo “Tempo” che ci racconta del suo nuovo brano e della sua musica in generale.

Francesca Zentilin canta da sempre, ma si avvicina in modo più serio alla musica intorno al 2010: sentendo il cugino suonare la chitarra, comincia a studiarla da autodidatta. Solo nel 2020 decide di prendere lezioni di canto con l’insegnante Barbara Errico. Pian piano nasce il bisogno di esternare pensieri ed emozioni, inizia a scrivere canzoni sue. In seguito, un caro amico che sta avviando un proprio percorso di produzione musicale, propone a Francesca di collaborare lavorando sul materiale grezzo che aveva scritto. Da lì parte il suo vero e proprio percorso artistico. Importante la conoscenza con Carlo Bonazza, che sentite le pre-produzioni s’interessa al suo lavoro, consigliando all’artista di iniziare a produrre in un vero e proprio studio di registrazione. È lui a presentarle Cristiano Norbedo, l’attuale produttore con cui Francesca collabora ormai da quattro anni.
Inizialmente il progetto artistico si chiamava OPS, che ha due canzoni all’attivo. In seguito al cambio di formazione si è trasformato in CECAS, cioè il nome d’arte di Francesca Zentilin.
Ciao, benvenuta sulle pagine di Ottiche Parallele Magazine! Quando nasce il tuo amore per la musica?
La musica è sempre stata parte integrante della mia vita fin da piccola, intorno ai 14 anni ho iniziato a suonare la chitarra da autodidatta, vedendo e sentendo mio cugino suonare lo stesso strumento. Passavo giornate intere a suonare e cantare cover di altri artisti finché ho iniziato a sentire il bisogno di esternare ciò che sentivo con parole e musica mia. Solo nel 2020 inizio a studiare canto in seguito alle prime produzioni in studio, con la consapevolezza di dover migliorare per poter fare della mia passione un lavoro vero e proprio. Sono quindi passata da una visione amatoriale della musica ad una professionale.

Cosa rappresenta per te la musica in generale e il tuo fare musica in particolare?
Per me la musica è una valvola di sfogo, un luogo sicuro, un posto dove potersi esprimere liberamente. É un punto d’incontro comune a tutte le persone che la eseguono e l’ascoltano in quanto tocca corde emotive differenti in ognuno. Con essa vorrei far arrivare un senso di protezione e inclusione. Vorrei che ogni ascoltatore vi trovasse rifugio, dove sentirsi compreso, identificandosi nel vissuto espresso nelle canzoni.
Quali musicisti hanno ispirato il tuo stile e la tua musica?
Il primo artista in assoluto che ha influenzato le basi del mio stile musicale è stato Ed Sheeran. Importanti anche i Coldplay per quanto riguarda la produzione e la scelta di suoni e cantautori come Battisti e Battiato per il loro stile a livello testuale.

Da poco è uscito il tuo nuovo singolo. Di cosa parla il brano e cosa vuole trasmettere?
“Tempo” è nato in modo del tutto casuale da una riflessione fatta in un momento di totale spensieratezza, notando come non stessi facendo altro che viverlo senza dare peso al tempo che passa. “Tempo” vuole ricordare che ogni tanto dovremmo soffermarci sul momento presente, godendo di tutte le sue sfumature.
A questo singolo ne seguiranno altri o stai lavorando ad un album? Quali saranno i tuoi prossimi progetti?
Il 7 luglio uscirà l’EP che conterrà altri 3 brani oltre ai due singoli già pubblicati. Il 23 luglio ci sarà il live di presentazione. Altro bolle in pentola, per rimanere aggiornati potete seguirmi su Instagram sotto il nome Cecas.
Ringraziamo CECAS – Federica per la disponibilità e Valentina Seneci di Red&Blue Music Relations per la collaborazione.
