Nuovo appuntamento con la segnalazione di alcune ultime novità discografiche: singoli, EP, album. Buona lettura.
le segnalazioni di oggi
MISSEY - “LAMINE”
DAVIDEFARE - “BUIO DENTRO”
DITTATVRA - “STO BENE (se mi dici ti amo e poi ti tagli le vene)”
WALTER RICCI - “UE”
VERRONE - "LEGNA PER L’INVERNO"

MISSEY
“LAMINE”
“Lamine” è il nuovo singolo di Missey, disponibile da venerdì 1 marzo in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme streaming digitale per FLUIDOSTUDIO, distribuito da Believe. “Lamine“ è un’emblematica anticipazione del nuovo lavoro in studio di Missey: un mix sonoro con lo scopo di trovare punti di contatto fra mondi di estrazione diversa. Questo approccio beatlesiano fonde chitarre post-rock con batterie acustiche tagliate e rilavorate digitalmente. I fiati e gli archi completano il viaggio sonoro che unisce il cantautorato contemporaneo con sonorità tipiche della seconda metà degli anni sessanta.

“Lamine – racconta Missey – è uno sguardo attento sull’insicurezza all’interno dei rapporti: un flusso di coscienza che parte dalla richiesta e arriva alla pretesa di rassicurazioni esterne, fino a diventare motivo d’astio. La canzone riflette l’insofferenza verso chi ci è intorno, rivelando un profondo dissidio interiore, generato dalla mancanza di solidità e fiducia in se stessə. Non amarsi a volte equivale a non riuscire ad ascoltare, a vedere, a donare, quindi anche ad amare. A quel punto il cambio di rotta avviene ristabilendo un proprio spazio, ritrovando la gioia nel ballarci dentro, anche da sola, e superando quel muro oltre cui ci si riespone al mondo consapevolmente per comprendere, prendersi cura e arricchire distintamente se stessə e le persone che si amano”. Il brano “Lamine” è stato scritto da Missey e composto da OMAKE. Alla produzione del brano hanno partecipato Antonio Fallacara (fiati) e Dario Bracaloni (chitarre/basso). L’artwork e le fotografie sono state realizzate da Chiara Belletti (La Blet) e Luca Secchi (Oni Bakuu). La direzione artistica del progetto è stata seguita da Missey, Chiara Belletti (La Blet) e Luca Secchi (Oni Bakuu). L’illustrazione è di Nadia Errico.
Missey, nome d’arte di Francesca Sevi, è una cantante e autrice di origini pugliesi classe ‘95. Il 2024 di Missey inizia con l’annuncio nel roster di FLUIDO STUDIO, etichetta discografica con cui pubblicherà il suo nuovo progetto artistico.

DAVIDEFARE
“BUIO DENTRO”
Dopo il successo estivo del singolo “Voglia di Estate“, DavideFare torna sulla scena musicale con il suo ultimo lavoro, “Buio Dentro“. Questo nuovo brano, caratterizzato da una profonda introspezione, racconta con intensità e sincerità la delusione che tutti noi sperimentiamo almeno una volta nella vita. “Buio Dentro” dipinge un ritratto emozionante delle difese che erigiamo intorno a noi stessi dopo essere stati feriti, rivelando i meccanismi di autodifesa che spesso si attivano inconsapevolmente nelle nostre relazioni future. DavideFare esplora il concetto di quel buio segreto che ci trattiene, impedendoci di vivere pienamente le emozioni come una volta, ma allo stesso tempo proteggendoci da ulteriori ferite. Attraverso la sua musica, DavideFare invita l’ascoltatore a confrontarsi con le proprie paure e incertezze, riconoscendo che anche gli altri possono essere intrappolati in un simile stato di autodifesa. Tuttavia, nell’oscurità interiore, il cantautore trova una speranza: il potenziale per un fiore colorato di rinascita e crescita personale. Con una combinazione di melodie coinvolgenti e testi profondi, “Buio Dentro” è un viaggio emotivo dedicato a chiunque abbia affrontato le sfide dell’amore e del dolore. DavideFare continua a dimostrare la sua capacità di toccare il cuore degli ascoltatori con la sua musica autentica e commovente.

DavideFare è un artista solista del panorama vicentino. Figlio d’arte, fin da piccolo sviluppa una forte passione per la Musica. Inizia a suonare la chitarra, per poi passare al contrabbasso. Nella fase adolescenziale, ha l’opportunità di suonare con un importante band punk della scena, che lo porta a calcare importanti palchi del territorio. Dopo quest’ avventura, DavideFare inizia la sua carriera da solista, proponendo musica di genere Pop. Lo scopo primario di Davide è quello di far divertire le persone, regalando un sorriso attraverso la sua musica al fine di farle sentire meglio perché lui stesso sostiene: “La musica è salutare, è come una medicina. Fa bene al corpo, alla mente e all’anima”

DITTATVRA
“STO BENE (se mi dici ti amo e poi ti tagli le vene)”
Da venerdì 1° marzo 2024 è disponibile in rotazione radiofonica “Sto bene (se mi dici ti amo e poi ti tagli le vene)” pubblicato da Overdub Recordings, il nuovo singolo dei Dittatvra già disponibile sulle piattaforme digitali dal 29 febbraio. “Sto bene (se mi dici ti amo e poi ti tagli le vene)” è un brano horror punk che racconta, dal punto di vista del carnefice, la storia di una relazione tossica dalle tinte demoniache. Spiega la band a proposito del brano: «“Sto bene (se mi dici ti amo e poi ti tagli le vene)” è una rivisitazione in chiave horror punk di una canzone di Fabrizio De André, “La ballata dell’amore cieco”, che angosciò uno dei membri del gruppo quando aveva 7 anni». Il videoclip di “Sto bene (se mi dici ti amo e poi ti tagli le vene)” descrive metaforicamente due situazioni, simili ma contrastanti. In una si osserva lo sviluppo di una relazione tossica, che deturpa l’aspetto della vittima con la sua stessa compiacenza e complicità, causata dall’ascendente del carnefice. Nell’altra viene trattato invece il tema della musica, che si impossessa della mente di una ragazza, la quale trasforma la propria estetica come un serpente e si rinnova con una nuova consapevolezza e una nuova forza.

Uno spiedino di betulla tipicamente abruzzese trafigge il cuore pulsante dell’Emilia Romagna. Questa è l’obliqua e grottesca cornice narrativa dal sapore Stokeriano all’interno della quale prende forma il progetto della band horror crossover Dittatvra. L’italiano è il linguaggio attraverso il quale le liriche esprimono in maniera dissacrante e con piglio punk, tematiche rabesche intrise di black humor e suggestioni ammiccanti la pop culture. La capacità di smaterializzare la vocalità contenutistica, per trasformarla in una coloratissima onda sonora che travalica i generi si innesta con le evoluzioni ritmiche e sincopate, insieme alla potenza del basso e della chitarra, diventano fluidità capaci di plasmarsi perfettamente sui brani e di fondersi in unico e ruvido elemento. La pubblicazione del primo EP consente alla band di poter intraprendere un tour che attraversando tutto lo stivale gli darà la possibilità di ricevere una particolare attenzione da parte di stampa e addetti ai lavori.

WALTER RICCI
“UE”
È disponibile dal 1° marzo su tutti gli stores digitali il brano “UE”, un nuovo brano di Walter Ricci, talentuoso cantante e pianista jazz napoletano, che lancia il progetto live “Naples Jazz”. Il brano, prodotto dall’etichetta discografica Mr.Few, è disponibile su tutte le piattaforme digitali al seguente link. Dopo il successo ottenuto sui social con un video-reel, nato per gioco, Walter Ricci ha deciso di dare vita a questa versione registrata in studio con i suoi amici musicisti di sempre: Luigi Del Prete alla batteria, Antonio Napolitano al contrabbasso e la partecipazione straordinaria del trombettista napoletano Gianfranco Campagnoli, i quali hanno contribuito a rendere il brano un’esperienza unica e coinvolgente. Con “Uè” parte il progetto live “Naples Jazz“, classici standard jazz americani reinterpretati utilizzando la “lingua napoletana”. Le più belle melodie d’oltreoceano, dagli anni ’40 in avanti, vengono arricchite dalla teatralità e musicalità che solo il linguaggio partenopeo può apportare. Questa miscela di melodie e ritmi d’oltreoceano, abbinata alla “lingua madre” dell’artista, rende l’esperienza di ascolto unica e originale.

Walter Ricci ha saputo creare un connubio perfetto tra la tradizione jazz e la sua radice napoletana, regalando al pubblico un sound fresco, allegro e coinvolgente, un viaggio musicale unico nel suo genere che gode della collaborazione ai testi del paroliere Alessio Bonomo. Etimologia di “Uè” (esclamazione che proviene dalle regioni dell’Italia meridionale): esprime sorpresa, stupore o per richiamare l’attenzione, specialmente rivolta a persone: “ué, mi hai sentito?”; “ué, chi si rivede!”.
Walter Ricci, classe ’89, è considerato a livello internazionale la next big thing del jazz swing contemporaneo-cantautorale. Il suo talento e la sua passione per la musica si fondono in un mix irresistibile che conquista il pubblico ad ogni esibizione. Cresce in un ambiente musicale grazie agli stimoli provenienti dal padre musicista. Si forma così con l’ascolto di ogni genere di musica ma, fin da giovanissimo, è il jazz in tutte le sue declinazioni a incuriosirlo e ad appassionarlo, dallo swing al bebop sino al contemporary jazz. Attratto dai colossi come Frank Sinatra, Tony Bennet ed Ella Fitzgerald, si dedica allo studio del pianoforte specializzandosi da subito in tecnica dell’improvvisazione e in pochi anni calca i palchi più ambiti e importanti dei jazz club nazionali, esibendosi con musicisti di rinomata fama.

VERRONE
“LEGNA PER L’INVERNO”
Anticipato dai singoli “Copenaghen” e “L’ora blu” è ora disponibile per Disordine Dischi “Legna per l’inverno”, disco d’esordio del cantautore napoletano Verrone. Realizzato sotto la produzione artistica di Dario di Pietro (LUK, Azul), l’album raccoglie sei tracce attraversate dal filo conduttore del viaggio: le canzoni proposte scaturiscono tutte della distanza da una casa, letterale o figurata che sia a seconda che si tratti di un luogo o di un affetto, e dalla lontananza che può essere tanto una condizione in cui doversi fortificare quanto una fuga cui ambire. Ne consegue che centrale è pure il tema del ricordo in tutte le sue forme, dalla consolazione alla tristezza per qualcosa di incompiuto. La scrittura è rivolta al di fuori di sé, costantemente indirizzata a un silenzioso ma indispensabile compagno di traversata: è il dialogo col prossimo che permette di capirci, crescere, confortarci. La cornice più idonea ai contenuti trattati in “Legna per l’inverno” è stata ricercata in arrangiamenti misurati, in grado di far risaltare la semplicità delle armonie e del cantato. I colori più sgargianti sono quelli delle chitarre, cui è affidato il compito di ricreare atmosfere riverberate e rarefatte, traendo spunto principalmente dalla scena alternativa anglosassone (Editors e Ben Howard su tutti); le ritmiche sono solide ed essenziali, nel solco delle recenti esperienze dell’indie pop; le tastiere e i pianoforti completano l’opera consegnandole di fatto una sonorità cantautorale per cui il contatto tra le dita dei musicisti e gli strumenti analogici è stato requisito fondamentale di partenza. Il progetto grafico, curato da Diego Abbate, propone i magnifici scatti della fotografa americana Laura Zimmerman. Realizzate attraverso la tecnica ICM (intentional camera movements), che prevede l’applicazione di piccoli e ripetuti spostamenti alla macchina durante l’esposizione, le immagini scelte risultano avere un forte carattere evocativo: esse appaiono deformate in vari modi, con forme e contorni sbiaditi, sovrapposti o frammentati, in un senso di intimità profonda che le lega alle tematiche e agli ambienti sonori delle canzoni che corredano.

Tracklist: 01 – Copenaghen; 02 – Il molo di Brighton; 03 – L’ora blu; 04 – Selene; 05 – Un fiume
06 – Lontano
Testi e musiche: Francesco Verrone – Produzione artistica: Dario di Pietro – Registrazioni: Francesca Prattico al Mareká Studio di Napoli, Lorenzo Buzzigoli al General Recording Studio di Firenze, Andrea Giuliana allo Stereo 8 Studio di Napoli, Francesco Giuliano al suo home studio di Succivo (NA), Antonio Esposito al TP Studio di Napoli – Missaggio: Andrea Cutillo al suo home studio di Napoli – Masterizzazione: Andrea Giuliana allo Stereo 8 Studio di Napoli – Fotografie: Laura Zimmerman – Progetto grafico: Diego Abbate
