Intervista con la modella impegnata in una “battaglia” sociale contro il bullismo di cui è stata vittima. Valentina ha risposto alle nostre domande raccontandoci di lei, della sua attività e impegno.

Vive a Gerenzano, in provincia di Varese, e ha 21 anni: è Valentina Giacalone, capelli biondo cenere e occhi verdi, diplomata modellista/tecnico dell’abbigliamento con la grande passione di tutto quello che è il mondo della moda. Collabora nella sartoria di famiglia e nel frattempo studia per diplomarsi come graphic designer e… da due anni sta vivendo l’esperienza di modella. Ed è stata vittima di bullismo contro il quale è attivamente impegnata.
Valentina ce ne parla in questa intervista che ci ha rilasciato.
Chi è Valentina? Ti vuoi brevemente presentare ai lettori?
Ciao a tutti, io sono Valentina Giacalone e caratterialmente sono sempre stata timida e introversa. Ma nonostante questo, ho trovato la mia aspirazione nel mondo della moda. Dando sfogo alla mia creazione, disegnando abiti. Sento un forte legame con la mia famiglia e sono amante degli animali. Ho una forte empatia e sensibilità verso gli altri.
Come ti sei avvicinata al mondo delle modelle?
Mi sono avvicinata al mondo delle modelle due anni fa, ho iniziato sfilando come modella per il negozio di abbigliamento femminile di famiglia. Successivamente, mi sono iscritta ad un’agenzia di Milano e con loro ho scoperto il mondo degli shooting. E ho iniziato a collaborare con diversi studi fotografici, posando come fotomodella.

Come è stato il tuo primo impatto con questo mondo?
L’impatto in questo nuovo mondo, inizialmente per me non è stato facile, per una mia questione caratteriale. Perché davanti alla fotocamera mi sentivo impacciata, essendo anche insicura di me stessa.
Oggi come lo vivi?
Oggi lo vivo con una consapevolezza totalmente diversa. Perché mi sento a mio agio nello sfilare in passerella e posare davanti ad una macchina fotografica. Mi rendo conto che durante questo percorso sono cresciuta molto sia personalmente che professionalmente e questo mi da molta soddisfazione.
E in questo mondo cosa speri di trovare? E cosa pensi di poter portare?
Io in questo mondo spero di trovare il mio futuro e crearmi un lavoro basato sulla mia passione. E penso di portare una moda accessibile a tutti, non basandomi su stereotipi imposti dalla società. Nella mia visione di moda, la fisicità non deve essere un limite.
Ci racconti del tuo impegno sociale contro il bullismo?
Il mio impegno sociale contro il bullismo, nasce perché ne sono stata vittima. Io sono riuscita ad uscirne solamente dopo aver finito il mio percorso scolastico, proprio per questo mi sono resa conto che bisogna intervenire per aiutare chi ne è vittima. Perché so il meccanismo che scatta nella mente di chi subisce bullismo che tende ad isolarsi.

Che cos’è per te la moda?
Per me la moda è un mezzo di comunicazione e di espressione. Perché si può capire dallo stile di una persona determinate caratteristiche o appartenenze di essa. Secondo me la moda, valorizza certi aspetti di una persona.
Cosa può dare la moda alle battaglie che porti avanti?
La moda può creare una comunità inclusiva. Io utilizzo la creatività e l’innovazione, per affrontare un problema sociale diffuso e per promuovere la diversità. Sensibilizzando sul tema del bullismo.
Perché hai chiamato la tua associazione “Non solo moda”?
La mia associazione si chiama “Non solo moda”, perché il nostro tema principale non è solo la moda. Ma inclusione e solidarietà. Si chiama in questo modo per promuovere un senso di comunità e appartenenza, anche per ispirare il cambiamento nella lotta contro questo problema diffuso.
Hai partecipato al casting di Miss Italia: come è andata?
Si ho partecipato al Casting di Miss Italia quest’anno per la prima volta. Ho saputo delle selezioni per il 2024, a dicembre dell’anno scorso. E mi sono iscritta soprattutto per mettermi in gioco e dimostrare a me stessa e agli altri, che il bullismo non mi ha fermata.

Miss Italia può essere un mezzo per il tuo impegno?
Speravo tanto lo fosse, ma per quest’anno non è andata così. Ma per me è già una grande soddisfazione essere riuscita a portare a Miss Italia da Gerenzano, paese in cui sono nata e tutt’ora vivo, la mia associazione “Non solo moda”.
E sei anche dalla parte opposta come organizzatrice di eventi?
Si, ad oggi organizzo eventi che consistono nel far sfilare ragazze comuni, con le proprie fragilità o ragazze vittime di bullismo. Il nostro obiettivo è quello di lanciare messaggi positivi, contro il bullismo e contro ogni pregiudizio e stereotipo della società odierna. Indossando abiti realizzati da me, essendo modellista dell’atelier Filomania di Gerenzano.
Cosa provi quando entri in passerella?
Ogni volta che esco in passerella, riprovo le stesse emozioni provate per la prima volta. Per me la passerella, è un modo di espressione e di dimostrare agli altri chi è veramente Valentina Giacalone.

E trovarti davanti a una macchina fotografica?
Credo che questo sia davvero il mio mondo. Perché quando mi trovo davanti ad una macchina fotografica riesco a provare emozioni che mi sono sempre mancate. Come per esempio la tranquillità e la sicurezza di me stessa. Mi sento libera e sicura di ciò che faccio. Senza più nessuna paura del pregiudizio altrui, cosa che purtroppo mi ha sempre bloccata prima.
Preferisci la passerella o il set fotografico?
Riesco ad esprimermi di più durante i set fotografici.
Ti piace essere al centro dell’attenzione?
Non mi piace stare al centro dell’attenzione. Solo per questione caratteriale. Però nel mondo della moda, ho trovato il mio equilibrio.
Ti sei mai trovata in imbarazzo?
Mi sono ritrovata in situazioni di disagio. Dopo una sfilata riguardando un video mentre sfilavo, mi hanno segnalato che in quel video erano state riprese alcune persone “adulte” che chiaramente mi deridevano e prendevano in giro. Ho provato imbarazzo? Si certo, chiaramente ho provato molto imbarazzo per loro.

In questo settore, foto e sfilate, che cosa non faresti mai?
In questo settore l’unica cosa che non mi sento di fare è trattare il genere nudo artistico.
C’è qualcosa che hai fatto e di cui ti sei pentita? Se si ce lo puoi raccontare?
Pentita no, ho fatto tutte esperienze che rifarei. Forse però in alcuni casi valuterei meglio determinate collaborazioni.
E hai detto un no per poi pentirtene?
Onestamente fino ad oggi non è mai successo.
Se tu potessi tornare indietro cosa faresti che non hai fatto?
Se potessi tornare indietro, non mi farei condizionare dagli insulti delle mie compagne di classe. Che mi hanno bloccata per anni, facendomi sentire sbagliata ed inadeguata. Sicuramente avrei iniziato molto prima, questo percorso.
Secondo te qual è la tua arma vincente?
Secondo me la mia arma vincente è la determinazione. Perché nonostante tutto, non mi sono mai fatta fermare e raggiungo sempre l’obiettivo prefissato.

Un tuo pregio e un tuo difetto?
Sicuramente un mio pregio è sempre stata la mia sensibilità. Mi hanno sempre definita la ragazza “Iper sensibile”. Un mio difetto è l’essere testarda.
Che cos’è per te la bellezza?
Per me la bellezza non si limita all’apparenza fisica o agli stereotipi imposti dalla società. Io sostengo che la bellezza risiede nella diversità, nell’unicità di ogni individuo e nella capacità di accettare e valorizzare le differenze.
Che rapporto hai con il tuo corpo?
Ad oggi lo accetto e lo apprezzo, pur sapendo che ho le mie forme. Perché in passato c’è stato un periodo in cui non mi accettavo, pur essendo molto più magra di oggi.
Come ti vedi tra vent’anni?
Tra vent’anni mi vedo realizzata professionalmente. Magari con una mia famiglia e circondata da amici fidati. Spero di aver viaggiato e sperimentato molte cose nuove. E di aver contribuito in qualche modo a rendere il mondo un posto migliore, grazie all’associazione di cui sono presidente.

Hai delle passioni?
Le mie passioni sono la recitazione e il teatro. Sono appassionata della creazione di contenuti video creativi e originali, che mi permettono di esprimere me stessa, attraverso la recitazione. Mi piace anche esplorare nuove forme di espressione artistica e collaborare con altri artisti, per creare opere uniche e significative.
Il tuo rapporto con i social?
Ho un buon rapporto con i social. Utilizzo il mio profilo Instagram di 13,3 mila follower per diffondere messaggi di supporto. E per promuovere marchi che condividono i miei valori e che sono interessanti per i miei follower. Ritengo che sia importante usare i social media, in modo responsabile e positivo e sono felice di poter mettere in pratica questo principio nella mia attività di Micro Influencer.
In base all’esperienza che ti sei fatta cosa puoi dire a una ragazza che intende intraprendere questa professione?
Ci tengo a dire di inseguire sempre i propri sogni. Ma con razionalità, per non incorrere in false promesse di successo facile, che molto spesso vengono proposte. Soprattutto non ascoltate chi cercherà di tarparvi le ali.

Posso chiederti un tuo pensiero personale su questo problema enorme della violenza nei confronti delle donne?
Sicuramente la violenza contro le donne è un problema grave e diffuso, che deve essere affrontato con urgenza e determinazione. È inaccettabile che le donne siano soggette a violenze fisiche, psicologiche o sessuali solo a causa del loro genere. Le donne devono essere libere di vivere una vita libera dalla paura e dalla violenza e tutti noi dobbiamo fare la nostra parte per combattere questa piaga sociale, sensibilizzare sul tema e offrire sostegno alle vittime. Solo lavorando insieme, possiamo sperare di eliminare definitivamente la violenza contro le donne.
Chiudiamo questa lunga intervista con un tuo pensiero su quello che è il mondo di oggi…
In conclusione, ritengo che il mondo di oggi sia caratterizzato da una crescente complessità e interconnessione tra le diverse realtà sociali, politiche ed economiche. È fondamentale essere consapevoli di questa realtà e cercare di affrontare le sfide che essa ci pone con spirito critico e positivo. Solo unendo le forze e valorizzando la diversità, possiamo creare un mondo migliore per le generazioni future.
Ringraziamo Valentina per la disponibilità a cui va il nostro augurio che il suo impegno possa ottenere i risultati sperati.
