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La città si trasformerà in un’arena di colori, adrenalina e stori, nove squadre di aranceri a piedi e oltre cinquanta carri da getto che si sfideranno in un combattimento all’ultimo frutto. Info e biglietti sul sito.

Non perdere l’occasione di vivere una delle tradizioni più spettacolari e coinvolgenti d’Italia: la Battaglia delle Arance dello Storico Carnevale di Ivrea
Domenica 2 marzo, la città di Ivrea si trasformerà in un’arena di colori, adrenalina e storia, con nove squadre di aranceri a piedi oltre cinquanta carri da getto che si sfideranno in un combattimento all’ultimo frutto.

Un evento unico al mondo, che rievoca la storica ribellione popolare contro la tirannia in un’esplosione di energia e forte emozione.
L’invito degli organizzatori: “Vieni a vivere l’emozione della lotta per la libertà in un’atmosfera che unisce storia, tradizione, spettacolo e grandi ideali”.
Non solo Battaglia delle Arance: a Ivrea ti aspettano il Corteo Storico con la Vezzosa Mugnaia, il Generale e il suo Brillante Stato Maggiore, il Sostituto Gran Cancelliere, tanti gruppi ospiti, le tradizionali fagiolate e molto altro.
Info e ticket: www.storicocarnevaleivrea.it

Il Carnevale di Ivrea è una festa che affonda le radici nella leggenda di una ribellione popolare contro un tiranno. La Battaglia tra aranceri a piedi aranceri sui carri è il cuore di questa manifestazione che, da oltre otto secoli, unisce la città in una straordinaria celebrazione di libertà, tradizione spirito comunitario, attirando ogni anno centinaia di persone da tutto il mondo.
Secondo la leggenda, fu il gesto eroico di Violetta, la figlia di un mugnaio, a liberare gli eporediesi dalla tirannia, ribellandosi allo ius primae noctis imposto dal barone. La celebre Battaglia delle Arance rievoca proprio questa leggendaria rivolta: il popolo è rappresentato da squadre di aranceri a piedi che combattono – sprovvisti di qualsiasi protezione – contro i soldati del tiranno posti su carri trainati da cavalli, che indossano protezioni e maschere che ricordano le antiche armature.

Tutti possono prenderne parte, iscrivendosi in una delle nove squadre a piedi oppure a un carro da getto. Tirare le arance ha una valenza simbolica, ma è anche pura goliardia: una stretta di mano, dopo un “testa a testa”, sancisce la pace. La manifestazione è un concentrato di ardore lealtà.
Non è raro vedere avversari darsi la mano in segno di rispetto, riconoscendo l’abilità e il coraggio altrui.
Il Carnevale, oltre a essere un grande gioco di ruolo, è anche una straordinaria lezione di educazione civica: migliaia di persone scendono pacificamente in piazza a celebrare una festa di libertà, in un clima agonistico come quello della Battaglia delle Arance, nel rispetto di regole non scritte. Un grande esempio di civiltà che la città può orgogliosamente vantare e deve “difendere”.