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Premiati i migliori talenti del cinema coreano. La manifestazione, che si è svolta al Cinema La Compagnia, nel capoluogo toscano, si è conclusa con grande entusiasmo confermandosi come uno degli appuntamenti più attesi.
La 23esima edizione del Florence Korean Film Fest ospitata dal Cinema La Compagnia, storica sala cinematografica fiorentina, si conclude con grande entusiasmo, premiando i migliori talenti del cinema coreano. “Handsome Guy” di Nam Dong-hyub si aggiudica il titolo di miglior film, mentre “Harbin” di Woo Min-ho conquista il premio del pubblico. “Hidden Face” e “4 P.M.” ricevono menzioni speciali per le loro qualità artistiche e narrative.
Il Florence Korean Film Fest si conferma anche quest’anno come uno degli appuntamenti più attesi per gli appassionati del cinema coreano in Italia. Con una selezione di film che spazia dai thriller storici alle commedie horror, offrendo uno spaccato completo e affascinante della vivace industria cinematografica della Corea del sud, e confermando ancora una volta l’altissima qualità del suo cinema contemporaneo.
Personalità di spicco hanno preso parte alla kermesse per masterclass e presentazioni speciali durante le quali hanno raccontato curiosità e aneddoti.


“Sono felice anche quest’anno di poter ospitare figure illustri del cinema coreano, omaggiati dal Comune di Firenze con un attestato di Cittadinanza” Riccardo Gelli – direttore artistico.
Tra gli ospiti l’attore Hwang Jung-min e il regista Na Hong-jin che hanno ricevuto il premio speciale Festival Cinema Award. Un riconoscimento che la manifestazione vuole conferire al talento dei grandi protagonisti del cinema coreano.
Il prestigioso premio come miglior film della 23esima edizione è stato assegnato a “Handsome Guy” (핸섬가이즈), remake del film horror-commedia canadese del 2010 Tucker & Dale vs. Evil, diretto da Nam Dong-hyub. Questa pellicola si distingue per la sua capacità di mescolare l’horror splatter con una comicità irriverente, creando un’esperienza cinematografica unica e sorprendente.
Il film rappresenta perfettamente la versatilità del cinema coreano contemporaneo, capace di fondere generi diversi con risultati originali e coinvolgenti.
Nam Dong-hyub è riuscito nell’impresa di bilanciare momenti di puro terrore con situazioni esilaranti dimostrando un eccezionale controllo del tono narrativo, mantenendo una coerenza stilistica nonostante i frequenti cambi di registro emotivo.



La giuria ha conferito una menzione speciale a “Hidden Face” (히든페이스) thriller erotico, di Kim Dae-woo, riconoscendo l’eccezionale cura dedicata a ogni aspetto della produzione. Dal raffinato aspetto estetico alle coinvolgenti OST, dalle interpretazioni attoriali intense e sfumate che danno profondità ai personaggi, alla regia impeccabile, il film si distingue come un’opera d’arte completa.
Remake del film ispano-colombiano del 2011 The Hidden Face è diventata la prima pellicola coreana, vietata ai minori di 17 anni, a superare 1 milione di spettatori durante l’uscita nelle sale locali dal 2019.
Premiato “4 P.M.” (오후 네시) di Jay Song per la sua straordinaria capacità di esplorare la violenza e le emozioni umane da prospettive opposte, ma complementari, offrendo uno sguardo multidimensionale sulla condizione umana. Il film si distingue per l’approccio innovativo alla narrazione e per la profondità psicologica con cui affronta tematiche crude con sensibilità artistica, mostrando le diverse sfaccettature della violenza umana attraverso una narrazione potente e stratificata. Dimostrazione della maturità artistica del regista.



Il pubblico ha invece espresso il proprio entusiasmo premiando “Harbin” (하얼빈), epica pellicola biografica diretta da Woo Min-ho.
Il film ha conquistato gli spettatori in sala grazie alla sua capacità di trasportare il pubblico in un viaggio emozionante. Ambientato nella città cinese di Harbin, il film ricostruisce con cura meticolosa un importante capitolo della storia coreana, combinando accuratezza storica e potenza narrativa.
La storia avvincente, le interpretazioni convincenti e una messa in scena di grande impatto visivo con una fotografia firmata Hong Kyung-pyo (Parasite), e una colonna sonora registrata dalla London Symphony Orchestra negli storici Abbey Road Studios di Londra diretta da Ben Palmer, hanno avuto la capacità di coinvolgere ed emozionare il pubblico presente in sala.
Nella categoria dei corti è “ SUZUKI” (스즈키) di Ahn Jung-min a ricevere il consenso del pubblico. La giovane regista ricrea in modo convincente e malinconico l’aspetto e il suono degli anni 2000. Sullo sfondo la prima volta il Jisan Rock Festival, i Blur hanno annunciato la loro reunion e gli Oasis hanno dichiarato la loro rottura.
“Volevo raccontare una storia su come continuare a vivere, coltivando i propri gusti consolidati da altri” Ahn Jung-min.


Nato dall’intuizione del direttore Riccardo Gelli dell’associazione Taegukgi che, insieme alla co-direttrice Chang Eun-young, ha creato un ponte culturale tra l’Italia e la Corea del Sud attraverso il linguaggio universale del cinema, il Florence Korea Film Fest si è affermato negli anni come una delle più importanti manifestazioni dedicate al cinema coreano in Europa.
Crescendo costantemente in termini di pubblico, prestigio e importanza culturale il Festival è la dimostrazione di quanto forte sia l’interesse italiano per la cultura coreana, un fenomeno amplificato anche dalla popolarità globale del K-pop, dei K-drama.
A chiudere l’evento il concerto del Maestro Mowg, accompagnato dalla Florenxe Pops Orchestra.
Arrivederci al 2026, quando nuove emozioni e sorprese cinematografiche ci attendono nella splendida cornice fiorentina!
https://koreafilmfest.com/
