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Dall’8 ottobre al 28 novembre 2025 la mostra itinerante sull’acqua propone un’esperienza immersiva che mette al centro l’acqua come forza vitale, fonte di ispirazione e simbolo universale. Arte coreana contemporanea tra estetica, filosofia ed ecologia.
Dall’8 ottobre al 28 novembre 2025, l’Istituto Culturale Coreano in Italia, nel cuore di Roma, ospita la mostra itinerante <Aqua Paradise>, un’esperienza immersiva che mette al centro l’acqua come forza vitale, fonte di ispirazione e simbolo universale. L’esposizione, che sarà inaugurata il 7 ottobre, nasce da un progetto ideato dal prestigioso National Asian Culture Center (ACC) di Gwangju e approda in Europa come tappa italiana e austriaca.
Tre artiste coreane di spicco – Kwon Hyewon, Boo Jihyun e Jung Eunhae (Eco Orot) – invitano il pubblico a riscoprire il rapporto profondo con l’acqua attraverso opere multimediali, installazioni e percorsi sensoriali che fondono estetica, filosofia ed ecologia.

L’acqua come sublime
Nelle antiche civiltà, l’acqua era considerata un dono divino: sorgenti limpide e piogge fertili rappresentavano la vita, mentre tempeste, tifoni e maremoti erano visti come manifestazioni della volontà degli dèi. Di fronte alla sua immensità, l’essere umano si percepiva fragile, ma allo stesso tempo attraversato da un sentimento di sublime, una meraviglia che suscitava rispetto e connessione spirituale.
Con il passare dei secoli e l’avanzare della modernità, questo sguardo si è affievolito: l’acqua è stata ridotta a mera risorsa da sfruttare, perdendo parte della sua dimensione sacra ed emozionale. Le conseguenze sono tangibili nei cambiamenti climatici, nella desertificazione, nell’inquinamento e nella crisi ecologica che minaccia l’equilibrio della Terra.
<Aqua Paradise> si pone come un atto artistico di riscoperta, volto a riattivare quella sensibilità primordiale che l’uomo ha perduto. Le opere in mostra diventano strumenti per ricostruire un legame emotivo con l’acqua, ricordando quanto sia fondamentale non solo per la sopravvivenza, ma anche per l’armonia tra uomo, natura e universo.
Boo Jihyun
Con le sue installazioni poetiche, Boo Jihyun trasforma materiali di scarto – plastica e lampade da pesca dismesse – in opere evocative che restituiscono all’acqua un respiro meditativo. La sua arte invita a riflettere sul percorso dell’acqua che attraversa i nostri corpi e il nostro pianeta, intrecciando memoria e destino.

Kwon Hyewon
Tra le artiste multimediali più riconosciute della Corea, Kwon Hyewon unisce tecnologia e natura in opere che stimolano tatto, vista e immaginazione. In mostra, un robot alieno esploratore degli ecosistemi acquatici diventa metafora del nostro stesso sguardo sull’acqua, trasformando la percezione in esperienza sensoriale e mnemonica.
Jung Eunhae (Eco Orot)
Eco-artista e arte-terapeuta, Jung Eunhae trae ispirazione dalla sua esperienza di vita a contatto con la natura, tra Canada e isola di Jeju. Le sue opere riflettono il potere curativo dell’acqua e il legame profondo tra interiorità umana ed ecosistemi, offrendo un percorso di riconciliazione con la dimensione naturale.
La mostra <Aqua Paradise>, con la sensibilità e l’eleganza proprie dell’arte coreana contemporanea, invita a riconnettersi all’acqua come origine, energia e forza cosmica. Le opere di Kwon Hyewon, Boo Jihyun e Jung Eunhae diventano ponti sensoriali capaci di riattivare l’emozione perduta, risvegliando nello spettatore la vibrazione interiore che le antiche civiltà chiamavano sublime.
È un invito a riscoprire la preziosità dell’acqua, non solo come bene materiale, ma come linfa vitale che intreccia la sopravvivenza dell’uomo, la vitalità della natura e l’equilibrio dell’universo.
Informazioni utili
Date: 8 ottobre – 28 novembre 2025
Inaugurazione: 7 ottobre, ore 19:00
Orari: lun–ven, 10:00 – 18:00 (ultimo ingresso ore 17:30)
Luogo: Istituto Culturale Coreano in Italia, via Nomentana 12, Roma
Ingresso: gratuito, senza necessità di prenotazione
https://italia.korean-culture.org/it/759/board/524/read/139901
