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Oggi la nostra preziosa collaboratrice ci propone la recensione del concerto che Rose Villain ha tenuto a Napoli ieri, 3 ottobre, data conclusiva del tour. Miriana ha seguito per noi lo spettacolo e ce lo racconta.
Una chioma turchina, due occhi profondi, e una voce che fa sognare. Questi gli elementi che caratterizzano Rose Villain, l’artista più internazionale del panorama musicale italiano.
Dopo lo straordinario debutto proprio a casa sua, il 23 settembre all’Unipol di Milano, l’artista ha seguitato con altre tre tappe di successo del suo “Radio Trilogy Tour”. Il 27 settembre, infatti, l’artista si è esibita a Padova al Gran Teatro Geox, il 2 ottobre c’è stata la tappa a Roma all’Atlantico, e per finire, il 3 ottobre Rose Villain chiude il suo tour con l’attesissima tappa a Napoli alla Casa della Musica.



Dopo i tre palazzetti italiani in cui ha avuto un grande successo, Rose Villain il 3 ottobre è finalmente giunta a Napoli, alla Casa della musica. Ad animare per prima il palco è stata Jelecrois, rapper napoletana classe 99’. L’artista ha acceso il pubblico con le sue rime sferzanti e passi fenomenali del mondo hip pop. Poi luci intermittenti, una musica evocativa sotto urla emozionate dei presenti, la voce della Villain ha sferzato per prima le luci accecanti del palco, per poi apparire sotto gli occhi dei suoi sostenitori. Il brano “Michelle Pfeiffer” apre le porte di una grandissima serata.
A regalare note di fitta energia è il brano “Io, me ed altri guai”, l’artista insieme al suo energico corpo di ballo, regala un momento di estrema leggerezza. Toccherà al brano “Elvis”, restituire alla Villain, il suo aspetto fortemente sensuale. Gonna corta, top e trasparenze, questi gli elementi che contornano un’esibizione iconica, attraverso l’uso preciso di gesti e passi di ballo, che da sempre la rendono assolutamente riconoscibile e uguale a nessun’altro.




Rose Villain e una serie di successi
Spazio anche a note nuove, l’artista infatti nel suo palazzetto incanta il pubblico sotto le note di “Bollicine”, il suo nuovo singolo uscito il 24 settembre per Warner Music Italy. Il brano promette l’ennesimo successo, dove il lato intimo e profondo dell’artista si mescola insieme allo sguardo attento del suo pubblico. Tutto in torno luci e schermi blu, una serie di cartelli “con te non siamo più soli” tenuti in mano dal suo pubblico, in sottofondo una voce capace di graffiare e lenire le ferite insieme.
Nel brano “Oh mamma mia”, l’artista gioca col suo pubblico, in un quasi dialogo, dove le luci si mescolano con la forza e il ritmo delle note.
L’emozionante duetto con SixPm
A regalare forti emozioni è stato il brano “Tu sai”, in cui l’artista si è esibita con SixPm, produttore discografico, dj e musicista napoletano. SixPm, all’anagrafe Andrea Ferrara è legato sentimentalmente con l’artista in matrimonio dal 2022. Il momento dedicato al brano “Tu sai”, diviene di fatti, un momento dove la commozione si mescola insieme con la potenza della musica. Rose Villain, in una dedica col cuore in mano, canta le sue note guardando dritto negli occhi, quello che non solo è il suo compagno musicale, ma anche un compagno di vita. La Villain vestita di bianco, è circondata da un’aurea quasi magica, la sua voce riecheggia alla “Casa della musica” di Napoli con una forza e una leggerezza fuori dal comune. Il testo recita così: “A volte mi perdo e mi vieni a cercare”, in un brano che non solo celebra la potenza dell’amore, ma che fa i conti anche con le proprie debolezze e le proprie domande esistenziali. Il brano termina con un sigillo speciale, dove Rose Villain bacia suo marito al calar delle luci.




Non mancano momenti di grande leggerezza, come nel brano di grande successo portato al Festival di Sanremo, “Fuorilegge”, dove la sua iconica posa graffiante e il ghigno da pantera sono divenuti un vero e proprio marchio di fabbrica per l’artista milanese.
Radio Trilogy tour: Gaza e sostegno alla comunità lgbtq+
Il concerto di Rose Villain è certamente un’esperienza non solo uditiva, ma anche visiva, attraverso un gioco di luci e colori, ma soprattutto con l’ausilio di cambi d’abito, preceduti da un’immagine su schermo, che vede una Villain trasformata di volta in volta. Abiti che vanno dallo sportivo al sensuale, attraverso uno stile che ben si sposa con le note musicali dell’artista.
Non solo musica ai concerti di Rose Villain, l’artista, infatti, attraverso il suo concerto intende trasmettere messaggi sociali di grande importanza, primo fra tutti, la libertà di genere, la libertà di amare chiunque si voglia, la libertà di essere chiunque si voglia, e la possibilità di essere qualunque cosa. Sulle spalle una bandiera arcobaleno, a riprova di un grande sostegno fornito dall’artista verso la comunità LGBTQ+.




Di grande impatto anche la lettera a cuore aperto dell’artista insieme alla sua crew, commossi e devastati da ciò che sta accadendo nel mondo a proposito di Gaza. Messaggi di pace, speranza, in un monologo che vede coinvolti tutti i membri del tour, in un coro unico che si mescola con quello del pubblico, sognando una Palestina libera.
Uno show unico quello di Rose Villain, tappe imperdibili di un percorso artistico in ascesa. Giochi di luci, un corpo di ballo visionario e fuori da ogni schema prestabilito. Potenza e fragilità, questi gli elementi di Rose Villain che hanno regalato alla tappa di Napoli, emozioni forti e momenti di grande riflessione.
L’artista al centro del palco, ha gli occhi lucidi, si commuove, chiede al pubblico di guardarlo tutto in faccia con l’aiuto delle luci del telefono. L’artista saluta il suo pubblico per l’ultima tappa del suo Radio Trilogy tour, con tre parole sottovoce: “Ci vediamo presto”.




