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Dal 21 al 23 novembre 2025 al Convention Center La Nuvola si terrà la più importante fiera di arte moderna e contemporanea della capitale. La presenza del Paese Ospite d’Onore rafforza la vocazione internazionale della manifestazione.

L’arte coreana si conferma all’avanguardia sulla scena internazionale con la mostra speciale “Fever State“, l’evento culminante della partecipazione della Repubblica di Corea come Paese Ospite d’Onore a Roma Arte in Nuvola 2025.
L’esposizione, presentata dall’Istituto Culturale Coreano in Italia in collaborazione con la Korean Foundation for International Cultural Exchange (KOFICE), celebra il 140° anniversario delle relazioni diplomatiche nell’ambito dell’“Anno degli Scambi Culturali Corea–Italia 2024–2025”.

Arte in Nuvola 2025: Un Hub Internazionale a Roma

Dal 21 al 23 novembre 2025, il Roma Convention Center – La Nuvola ospiterà la più importante fiera di arte moderna e contemporanea della capitale, ideata e diretta da Alessandro Nicosia con la direzione artistica di Adriana Polveroni.
La fiera, che accoglie circa 140 gallerie nazionali e internazionali, si afferma come una piattaforma vitale per l’incontro tra moderno e contemporaneo, con aree dedicate all’arte sperimentale (New Entries), progetti di approfondimento (Solo Show) e un ricco programma di talk e performance. L’invito al Paese Ospite d’Onore rafforza la vocazione internazionale della manifestazione.

Fever State: Tensione, Memoria e Digitale
La mostra “Fever State“, che letteralmente rivela lo stato febbrile, utilizza il concetto di “febbre” non come patologia, ma come una condizione collettiva che incarna la sensibilità condivisa di una generazione di artisti coreani.

L’esposizione dimostra la capacità unica dell’arte coreana di rielaborare la memoria culturale e le sensibilità locali in un linguaggio autonomo e globalmente avvincente.
La curatela, affidata a Sungah Serena Choo con la direzione artistica di Chunghyung Lee, esplora le intersezioni dinamiche tra:
Tradizione e Modernità: La fusione tra sapere artigianale ancestrale e i linguaggi del presente.
Materiale e Immateriale: Il dialogo tra l’oggetto fisico (scultura, tela) e il flusso dell’era digitale (video, immagine fluida).
Esperienza Individuale e Aspirazione Collettiva: Il modo in cui le narrazioni personali risuonano nella più ampia vitalità della società coreana.

I Protagonisti: I Sei Artisti di “Fever State”
Sei voci distintive portano a Roma l’energia e la complessità della giovane arte coreana, ciascuno con una pratica che spazia tra i confini dei media:
Yun Choi (Video e Satira della Cultura di Consumo): Attraverso video ibridi e installazioni, Choi rielabora scene tratte dai climi sociali coreani. La sua opera Home Shopping (2022) utilizza il ritmo serrato dei media commerciali e il linguaggio internettiano per mettere in luce le contraddizioni e gli ibridi simbolici della vita quotidiana, dalla Korean Wave alla persistenza della muffa nelle case perfette.
Jongwan Jang (Surreale e Critica Antropocentrica): Specializzato in dipinti che utilizzano supporti inusuali, come le pellicce animali. Nelle sue Fantasy Farm, Jang accosta pellami primordiali a paesaggi immaginari e colori kitsch, generando un umorismo ironico e narrando la relazione complessa, spesso assurda, dell’umanità con la natura.
Minhoon Kim (Scultura e Solidarietà): La sua pratica, informata dalla sua esperienza di restauratore, si traduce in sculture che indagano il conflitto tra sistemi di valore. Con Parting Winddance (2024), utilizza corde tinte artigianalmente e tecniche di annodatura tradizionale per creare un’installazione sospesa che simboleggia l’incontro tra codici culturali e sperimentazione materiale.
Yuja Kim (Fotografia e Memoria Affettiva): Kim estende i confini dell’immagine fotografica verso superfici e formati inattesi. La sua opera Dayoung with Youngjoo (2025) è un gesto profondamente intimo che, partendo dalla perdita di una cara amica, esplora le forme contemporanee di lutto e solidarietà, suggerendo come la memoria e la presenza perdurino nei legami affettivi.

Yanghee Lee (Performance e Danza Ibrida): Formatasi nella danza tradizionale e influenzata dalla cultura underground dei club, Lee crea video e performance che interrogano il corpo e la coreografia. Aficionado (2023), un video a due canali, spoglia la danza dello spettacolo per concentrarsi sui principi fondamentali del movimento, in un dialogo tra disciplina e ossessione.
Kai Oh (Collage Tessile e Digitale): L’artista amplia i confini della fotografia portandola nello spazio fisico. I suoi arazzi traslucidi, come Morningside Park Snail (2023), assemblano immagini fotografiche stratificate su cotone e seta. L’opera riflette il tema dello spaesamento nella vita da expat a New York e l’adattamento, trasformando l’immagine bidimensionale in un’esperienza tattile e stratificata.
Fever State” si preannuncia come un palcoscenico essenziale per condividere con il mondo il fervore collettivo e la forza creativa che rende l’arte coreana un fenomeno a sé stante.

Roma Arte in Nuvola – Fiera Internazionale di Arte Moderna e Contemporanea è giunta quest’anno alla sua quinta edizione.
Gli spazi de La Nuvola ospiteranno un programma ricco di mostre, talk, eventi e performance in cui artisti, galleristi, curatori e appassionati d’arte potranno incontrarsi e confrontarsi, in uno dei principali appuntamenti culturali dell’autunno.
Ideata e organizzata da Alessandro Nicosia, con la direzione artistica di Adriana Polveroni e promossa da EUR S.p.A., Roma Arte in Nuvola si avvale della partecipazione attiva del Ministero della Cultura, di Roma Capitale e della Regione Lazio e del Patrocinio del Dicastero per l’Evangelizzazione della Città del Vaticano, ed è organizzata e prodotta da C.O.R. Creare Organizzare Realizzare con Costruire Cultura.

Informazioni sull’Evento Generale
Fiera: Roma Arte in Nuvola 2025
Sede: Roma Convention Center – La Nuvola, Viale Asia, 40-44, Roma (EUR)
Date: Dal 21 al 23 Novembre 2025 dalle ore 10:30 alle ore 20:30
Sito web: https://romaarteinnuvola.eu/