Tempo di lettura: 2 minuti - 390 parole
Volumi architettonici, tessuti trasformisti e ispirazioni botaniche per una collezione che esplora la relazione tra materia, forma e libertà femminile. “Daiki” è una parola giapponese che significa “grande splendore” o “energia luminosa”: un nome che riflette lo spirito della capsule e del tessuto scelto per realizzarla.
Come in ogni creazione AMELIE, anche in DAIKI la ricerca è il primo passo. Una ricerca libera, trasversale, che parte da suggestioni visive e sonore per poi fiorire in un linguaggio estetico sempre più personale. DAIKI è una parola giapponese che significa “grande splendore” o “energia luminosa”: un nome che riflette lo spirito della capsule e del tessuto scelto per realizzarla — un taffetà tecnico effetto nacré, amato per il suo fruscio distintivo, la leggerezza madreperlata e la capacità di dare forma a volumi audaci, quasi architettonici, senza rinunciare al movimento e alla vestibilità.




L’ispirazione formale nasce dall’architettura contemporanea: dove la materia incontra la luce per diventare qualcosa di nuovo, scolpito ma vibrante, geometrico ma vivo. In questo incontro si sviluppa il linguaggio estetico di DAIKI: silhouette scultoree, volumi grafici, tagli netti ma armoniosi: ogni capo è pensato per dialogare con il corpo e con lo spazio, trasformandosi in un’installazione dinamica.
Il risultato è una capsule dal carattere sperimentale ma accessibile, che porta nel quotidiano forme e proporzioni normalmente riservate all’alta moda: abiti e capispalla scivolano o si espandono con decisione; le giacche boxy e i trench voluminosi vengono alleggeriti da coulisse e inserti in maglina, pensati per aumentare il comfort senza rinunciare all’impatto visivo.




Spolverini in taffetà stropicciato, pantaloni barrel e baggy strutturati, mantelle ¾ e rouches architettoniche definiscono una proposta sofisticata, coerente, sorprendentemente portabile. Le lavorazioni modellistiche si spingono oltre la forma per diventare linguaggio: pieghe e tagli asimmetrici, arricciature calibrate, balze a contrasto, dettagli oblò e rifiniture sartoriali creano texture visive e tattili che amplificano la luce naturale del tessuto. Tutto è pensato per una donna che non si veste solo per apparire, ma per raccontare chi è: una donna che legge, che ascolta, che si lascia toccare da un verso, da un colore, da una forma. Che sceglie con consapevolezza, apprezza il savoir-faire sartoriale e riconosce la forza silenziosa di un’estetica coerente, una donna che costruisce la propria identità stilistica giorno dopo giorno, lontano dalle urla, ma con profondità, autenticità e visione.
























































































































