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Dai mercatini sul mare ai presepi viventi, dai sapori della Vigilia alle feste di Pola: l’Avvento in Istria è un viaggio da nord a sud, attraverso borghi medievali e città affacciate sull’Adriatico, dove tradizioni secolari e creatività contemporanea si incontrano.

In Istria (Croazia), terra di mezzo affacciata sul mare e abbracciata dalle colline, il Natale non è un semplice momento dell’anno: è un rito condiviso che unisce secoli di storie mediterranee e mitteleuropee. Tra pietre bianche e pini marittimi, tra campanili che ricordano Venezia e piazze che profumano di spezie e vin brulé, l’Avvento diventa un viaggio nella memoria collettiva di una regione che è stata un autentico crocevia di popoli diversi, che qui hanno lasciato lingua, musica, cucina e tradizioni. In Istria, il Natale inizia attorno alle tavole: nelle case si prepara ancora il baccalà mantecato, protagonista della tradizionale cena della Vigilia, insieme alle acciughe salate, alla minestra di ceci, e poi per finire frittelle, crostoli e strudel.

Menzione speciale per i cukerančići, biscotti intrecciati e friabili, primo dolce istriano inserito nel Registro del Patrimonio immateriale croato. Preparati in tutta la penisola, ma con una variante particolarmente nota a Pazin (Pisino), si distinguono per l’impasto immerso nella Malvasia istriana e cosparso di zucchero. Ed è proprio mentre l’odore dei dolci riempie le case, che nelle campagne risuonano i canti dei koledari, uomini che – tra Natale e l’Epifania – scendono nelle strade e nelle piazze intonando melodie augurali: un’usanza popolare che conserva il ritmo del passato e rivela la profondità di una tradizione ancora viva.

I Mercatini dell’Istria croata

Nel Nord dell’Istria, Umag (Umago) si prepara alle feste con Natale Umagico, in programma dal 19 dicembre al 1° gennaio 2026: per l’occasione, la Piazza del 1° Maggio si riempie di concerti, DJ set e spettacoli per bambini, tra casette che profumano di fritole e piccoli oggetti d’artigianato. La festa culmina nel Capodanno, quando la piazza diventa un palcoscenico sotto le stelle.
Poco più a sud, a Poreč (Parenzo), dal 6 dicembre al 4 gennaio l’Avvento si concentra attorno a Piazza Matija Gubec, che si illumina con “Avvento nel parco”: un intreccio di concerti, spettacoli e incontri che scandiscono il ritmo delle feste.

La pista di pattinaggio gratuita – aperta fino al 13 gennaio – diventa uno dei punti di ritrovo più vivaci della città, mentre la Casa di Babbo Natale e i laboratori creativi dedicati ai bambini portano un’energia giocosa tra gli alberi addobbati. Intorno, il profumo di spezie, miele e dolci casalinghi accompagna il passeggio tra le casette di legno, dove si scoprono sapori e specialità che raccontano il carattere autentico del Natale istriano. Scendendo lungo la costa si arriva alla poetica Rovinj (Rovigno), dove dal 6 dicembre al 6 gennaio 2026 l’Ecomuseo Casa della Batana diventa il fulcro dell’Avvento. Qui la musica, le tradizioni artigiane e le atmosfere marinare si intrecciano lungo il Veliki mol, il molo affacciato sul porto e sulla città vecchia illuminata, trasformando il fronte mare in un palcoscenico vivo del Natale rovignese.

Proseguendo verso sud si arriva a Pula (Pola), dove dal 30 novembre all’11 gennaio l’Avvento si diffonde in più luoghi della città con un calendario fitto di eventi culturali e musicali. I Giardini si trasformano nel Bosco Magico, spazio dedicato ai più piccoli con spettacoli, laboratori e la Casa di Babbo Natale. L’atmosfera diventa ancora più suggestiva all’interno dell’Arena romana, che ospita una scenografica pista di pattinaggio, creando uno dei contesti più sorprendenti dell’inverno istriano.

Ci si addentra, poi, verso l’interno e nel calendario dell’Avvento si incontrano borghi medievali che sembrano set cinematografici. Barban (Barbana), dall’1 al 15 dicembre, si anima con laboratori, musica e la Rassegna dell’olio d’oliva, prodotto d’eccellenza dell’agricoltura istriana. Qui si canta secondo le antiche tradizioni con Kantajmo i svirimo po staroj užanci (letteralmente: “cantiamo e suoniamo secondo le antiche tradizioni”), mentre la festa di San Nicola, patrono della parrocchia e del comune, dà forma a un calendario di eventi che coinvolge l’intera comunità. Ancora più su, arroccata su una delle colline più incantevoli dell’Istria, Motovun (Montona) si accende di magia dal 12 al 28 dicembre: migliaia di luci vestono il borgo medievale, una Casa di Babbo Natale incanta i piccoli visitatori e la piazza ospita piatti e bevande tradizionali, tra vino caldo e profumo di tartufo, mentre lo sguardo spazia sulle colline avvolte dalla nebbia invernale.

E poi c’è la festa più breve e più sentita, quella comunitaria di Kršan (Chersano), dal 19 al 21 dicembre: Merry Kersan, un Avvento raccolto, fatto di presepi nella chiesa di Sant’Antonio Abate, bancarelle di artigiani, canti e una partecipazione corale che coinvolge scuole, famiglie e associazioni.
Infine, il 26 dicembre a Sveti Lovreč (San Lorenzo) prende vita uno dei momenti più emozionanti della tradizione istriana: il Presepe vivente, con artigiani al lavoro, animali, degustazioni, vin brulé, pane fatto in casa e l’arrivo dei Re Magi a cavallo. Accanto alla Chiesa di San Martino si svolge il mercatino locale con prodotti del territorio e decorazioni artigianali. Da non perdere anche la mostra di presepi a Žminj (Gimino), che raccoglie opere da tutta l’Istria.

Per le informazioni sulla destinazione e i suoi highlights: www.istriavicina.istra.hr