Riceviamo e pubblichiamo
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Oggi proponiamo una ricetta realizzata da Chef in Camicia per La Molisano utilizzando lo spaghetto triangolare, una creazione che unisce tradizione e creatività per portare in tavola tutta la gioia del Natale.
Una pasta al pomodoro che sa di festa: originale, sorprendente e capace di conquistare grandi e piccoli. Magica al palato grazie a Trighetto La Molisana e rossa come il colore simbolo del Natale, è la ricetta perfetta per celebrare le prossime festività. Il “Trighetto al triplo pomodoro”, firmato La Molisana e Chef in Camicia è un piatto che unisce tradizione e creatività per portare in tavola tutta la gioia del Natale.
Protagonista del piatto è Trighetto, lo spaghetto triangolare La Molisana studiato per garantire tenacità alla masticazione e resistenza in cottura. Ha la caratteristica di rimanere sempre leggermente al dente creando una sensazione molto rustica e piacevolissima al palato; è un formato assolutamente unico grazie alla sua forma accattivante ed originale, che spezza la routine dello spaghetto, e alla sua superficie ruvida che cattura perfettamente il condimento della ricetta “Trighetto al triplo pomodoro”.
Ricetta magica, ma anche anti spreco perché il pomodoro viene utilizzato in tutte le sue parti, dalla buccia al cuore, fino all’acqua. Il pomodoro, grande ingrediente di questo primo piatto, viene declinato in un gioco di consistenze che lo rende davvero speciale.

Trighetto al “triplo pomodoro”
Ricetta realizzata da: Chef in Camicia
Dosi: 2 persone
Tempo di preparazione: 45 minuti
Tempo di cottura: 1 ora
Difficoltà: Facile
INGREDIENTI
Trighetto La Molisana, 200 g
Pomodori ramati, 5
Aglio, 1 spicchio
Peperoncino, q.b.
Pangrattato, q.b.
Grana Padano grattugiato, 20 g
Basilico, 2 foglie per decorazione
Olio extravergine di oliva, q.b.
Sale, q.b.
PREPARAZIONE
Incidere i pomodori ramati a croce, quindi sbollentarli per 10 secondi in acqua bollente salata e raffreddarli immediatamente in acqua e ghiaccio.

Rimuovere la buccia e asciugarla bene con carta assorbente. Disporre la buccia su una placca da forno, quindi essiccare in forno ventilato a 80° per circa 2 ore: è importante ottenere un risultato completamente disidratato.
In un mixer tritare le bucce di pomodoro essiccate fino ad ottenere una polvere. Incidere un paio di pomodori lungo la circonferenza esterna, per ricavare qualche cuore di pomodoro per la decorazione finale del piatto.
Frullare in un mixer, o al minipimer, la polpa dei pomodori insieme ad una presa di sale. Riversare la polpa all’interno di un colino rivestito con carta assorbente e fare colare l’acqua di pomodoro, aiutandosi con un cucchiaio.
Fare asciugare la polpa rimanente in padella antiaderente: quando l’acqua sarà completamente evaporata aggiungere un goccio d’olio extravergine ed il pangrattato, quindi tostare a temperatura media finché ben dorato.Cuocere Trighetto La Molisana in abbondante acqua salata e nel frattempo preparare un soffritto con aglio e peperoncino. Scolare la pasta a ¾ di cottura all’interno della padella e completare la cottura con l’acqua di pomodoro. Mantecare con polvere di pomodoro, olio extravergine di oliva e formaggio grattugiato. Impiattare e decorare con i cuori di pomodoro e il pangrattato al pomodoro.
Puoi omettere il peperoncino se non ami il piccante.
Puoi aggiungere dell’origano nel pan grattato.
TRIGHETTO LA MOLISANA
Grazie al nuovo nuovo packaging 100% compostabile, completamente privo di plastica e conferibile nell’organico, Trighetto La Molisana è anche green: il nuovo pack è realizzato in carta kraft compostabile, è stato eliminato il film plastico all’interno della confezione ed è stata introdotta una finestra in cellulosa rigenerata, anch’essa compostabile e certificata FSC, che conserva la trasparenza e la visibilità del prodotto. Grazie a questa innovazione il pack si degrada in tre mesi trasformandosi in compost, quindi in concime naturale.
Una confezione green per la pasta preparata secondo la ricetta tradizionale La Molisana: solo grano 100% italiano alto-proteico, l’aria di montagna del Molise, l’acqua di sorgente utilizzata per l’impasto che arriva fredda direttamente dal Parco del Matese e la decorticazione a pietra per una pasta ruvida e tenace, trafilata al bronzo e dall’eccellente tenuta in cottura.
