Miriana Kuntz ci racconta il libro di Antonio Bonagura che ci parla della compravendita di bambini sani, da parte di chi è disposto a sborsare una somma maggiore. L’autore, nel suo testo, racconta in maniera significativa la piaga del mercato rosso.

Portami via da qui
di Antonio Bonagura
Editore: La Caravella editrice
Genere: narrativa
Numero di pagine: 248
Anno di pubblicazione: 2023

Camilla, insieme a suo marito Osvaldo, ha un desiderio incombente: mettere su famiglia. Tuttavia, le sue condizioni di salute non le permettono di superare il terzo mese di gravidanza. Da qui il viaggio in Bielorussia, che permetterà loro di conoscere bambini bisognosi di affetto, e una realtà cruda che metterà a dura prova le loro energie.
In un primo momento alla coppia Osvaldo e Camilla, viene destinato un bambino di nome Denis, di tre anni, biondo e vivace, affetto da una leggera nevrosi. Il loro primo incontro è raccontato in maniera emozionante, attraverso una serie di pratiche consuetudinarie di chi si approccia per la prima volta ad un bambino di cui non si conosce fin in fondo la storia. Tuttavia, per una serie di motivi, i due coniugi dovranno dimenticare Denis, restando successivamente incantati dagli occhioni verdi di Ruslan, affetto da un leggero ritardo. I frequenti problemi medici dei bambini adottabili, mette in guardia Osvaldo, il quale attraverso una serie di investigazioni, mette in risalto un fatto piuttosto scottante.
 Ciò di cui parla Bonagura, è infatti la compravendita di bambini sani, da parte di chi è disposto a sborsare una somma maggiore. Una sorta di asta quindi, vinta per lo più da Canadesi e Americani. I bambini sani, quindi, risultano essere un prodotto off limits, riservato ai Bielorussi locali, o a chi è disposto al versamento di una grossa somma. I bambini rimanenti, di fatto, risultano affetti spesso da piccole o grandi malattie, nascoste molto spesso ai genitori adottanti, in seguito anche alla difficoltà di linguaggio, malattie che essi si trovano ad affrontare troppo tardi. I bambini, affetti da sindromi causate dalla questione Chernobyl, risultano essere di serie B e molto spesso, gli stessi, se non adottati, vengono destinati ad altre cause: il mercato rosso.
L’autore, nel suo testo, racconta in maniera significativa la piaga del mercato rosso. I bambini malati, di fatto, risultano essere “pezzi di ricambio” per bambini su cui vale la pena puntare. Ciò che ne risulta, è un meccanismo vizioso, dove a farne le spese sono soltanto anime innocenti. Osvaldo, da qui, compirà una serie di investigazioni, dove numerose teste verranno mozzate. Dietro tali barbarie, sembra infatti, esserci, una vera e propria organizzazione criminale, dove dinanzi al denaro, non vi è coscienza alcuna. Da qui un’indagine su e con Pasquale Biondi, in un testo che prenderà la svolta investigativa, attraverso il quale raccontare un fenomeno dilagante, che ha reso il processo d’adozione un intricato sistema dove è difficile divincolarsi e risolvere.

Di grande emozione l’incontro tra i due e il secondo bambino destinato a loro: Ruslan. Quest’ultimo sembra avvertire fin da subito il legame che unisce i due a sé stesso. Il loro è un rapporto fatto di coccole e carezze, di macchinine e nuovi pasti. Attraverso una serie di attenzioni, le stesse che mai erano state riservate al minore, e che si crogiola nelle braccia di chi considera fin da subito i suoi genitori. Un testo, quindi, piuttosto emozionante, il quale ricalca il lungo processo burocratico legato all’adozione, e alle barbarie che un’organizzazione criminale non temeva di compiere. Un testo che prende i toni investigativi e che fino alla fine tiene il lettore col fiato sospeso, seppur con la tenerezza di un bambino che mano nella mano, trova finalmente una casa.