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Il nuovo singolo del cantautore romano residente a Parigi è disponibile in radio e sulle piattaforme. Una traccia che fonde sonorità punk-tropicali. L’artista scava nell’autobiografia per regalarci un nuovo pezzo.
Scorpius, cantautore romano residente a Parigi, è tornato il 10 ottobre nelle radio italiane con il nuovo singolo “Dietro al bar”, una traccia che fonde sonorità punk-tropicali a un testo ironico e coraggioso.
«Vado a Parigi e trovo un lavoro
però casa no, ancora niente
a Roma dormivo da solo
e ora in ostello pieno di gente»
Trasferirsi in Francia per cercare lavoro e indipendenza, confrontarsi con le difficoltà del mondo della ristorazione di Parigi, con la fatica muscolare e con un capo sempre frustrato e insoddisfatto, fino al banale impossibile: andare a letto con una cliente solo «per provargli che so fare anch’io almeno l’eterosessuale».
Scorpius scava nell’autobiografia e ci regala un nuovo pezzo dai ritmi danzanti e forsennati, che ricordano quelli tremendi ma coreografici del lavoro di barista che fa per vivere. Come aveva già fatto con “Etero” (che ha uno degli incipit più onesti della canzone italiana: «Quando stavo per lasciare Carlotta non ero più etero, solo presunto tale / su Google in incognito a mezzanotte cercavo: “Come scopro se sono omosessuale?”» ,
anche stavolta il musicista romano non ha paura di scavare dentro le esperienze più dure della propria vita per consegnarci un testo diretto e senza troppi peli sulla lingua, ma ironico, solare e pieno di sfumature.
«E mio padre mi chiama, e mia madre mi scrive
rispondo domani, vuole venirmi a trovare
non le ho detto del problema alle gengive
ma è colpa mia che spazzolo male»
Scorpius è nato a Roma. Ora vive a Parigi, dove si è trasferito alla fine del 2021 dando un taglio netto alla sua vita precedente e bruciando i ponti con familiari e amici, solo in parte ricostruiti da allora. Il nuovo singolo “Dietro al bar” parla proprio delle difficoltà di questi primi tempi a Parigi. Accompagna l’uscita un videoclip girato con una GoPro Hero 6 fra i turisti della Torre Eiffel, i pendolari in metropolitana e i time-lapse delle serate passate “dietro al bar” a preparare bevande e cocktail per guadagnarsi da vivere.
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