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Intervista con il cantautore che recentemente ha pubblicato il singolo “Ed ecco la libertà”. Rispondendo alle nostre domande l’artista ci ha parlato di musica, del suo nuovo brano e dei suoi progetti futuri.

Con “Ed ecco la libertà”, Biagio Andrea racconta la scelta di vivere senza maschere, abbandonando la ricerca di approvazione per ritrovare sé stessi. Il brano è un inno sincero alla rinascita personale, tra parole dirette e una melodia che profuma di verità.
Cantautore sensibile e autentico, Biagio unisce la lezione dei grandi come De André e Rino Gaetano alla ricerca di una voce propria, libera e coraggiosa. In questa intervista ci parla del suo percorso, delle ispirazioni e del desiderio di restare fedele alla propria essenza.
Ciao Biagio, benvenuto sulle pagine di Ottiche Parallele Magazine! Quando nasce il tuo amore per la musica?
Grazie dell’invito. L’amore per la musica nasce da ragazzo, quando ho capito che era l’unico modo per mettere ordine dentro di me. Non era solo un passatempo, ma un linguaggio che riusciva a dire ciò che non trovava spazio nelle parole di tutti i giorni. Col tempo è diventato una necessità, una parte di me che non so mettere in pausa.
Cosa rappresenta per te la musica in generale e il tuo fare musica in particolare?
La musica è libertà. È il luogo dove posso essere sincero, dove non serve fingere niente. Fare musica, per me, significa mettere in suono le emozioni vere — anche quelle che fanno male — e trasformarle in qualcosa che possa far sentire meno soli. È un modo per conoscersi e per restare umani.

Quali musicisti hanno ispirato il tuo stile e la tua musica?
Mi hanno segnato artisti che hanno usato la parola come arma e rifugio allo stesso tempo. Fabrizio De André per la sua capacità di dare voce agli ultimi e di raccontare la fragilità senza pietismo. Rino Gaetano per la libertà con cui diceva le cose, con ironia e verità disarmante. Da loro ho imparato che non serve gridare per farsi ascoltare: basta essere autentici. In “Ed ecco la libertà” ho cercato proprio questo — un linguaggio diretto, sincero, dove la melodia e le parole camminano insieme per raccontare un momento di rinascita personale.
Da poco è uscito il tuo nuovo singolo. Di cosa parla il brano e cosa vuole trasmettere?
“Ed ecco la libertà” parla della scelta di smettere di cercare approvazione e di iniziare a vivere davvero. È una canzone che nasce da un cambiamento, da una presa di coscienza: non c’è libertà senza rischio, senza la possibilità di perdersi. È una storia semplice, ma vera, e penso che chiunque abbia provato a ricominciare da sé possa riconoscersi in quelle parole.

A questo singolo ne seguiranno altri o stai lavorando ad un album?
Sto lavorando ad altri brani, ognuno con la sua storia. Non voglio forzare un album: preferisco che ogni pezzo arrivi quando deve, e che insieme costruiscano un percorso. Voglio che chi ascolta senta un’evoluzione, non solo una raccolta di canzoni.
Quali saranno i tuoi prossimi progetti?
Continuerò a portare la mia musica dal vivo, anche in contesti più piccoli, dove posso guardare le persone negli occhi. Sto scrivendo nuovi brani e lavorando su un suono ancora più personale. Voglio che ogni passo sia coerente con chi sono oggi, senza compromessi, ma con tanta curiosità.
Ringraziamo Biagio per la sua disponibilità e Valentina Seneci di Red&Blue Music Relations per la collaborazione.
