La giovane cantante si è esibita cantando con Renato Tassiello e Andrea Pasini per i croceristi. “È stata un’esperienza bellissima”. “Sicuramente l’Anabel Trio non si ferma qui e continueremo anche sulla terra ferma”.

Sting affermava: “Sognare fa bene perché, a forza di farlo, a volte i sogni si avverano: a me è successo. Sto ancora vivendo un sogno. Qualcuno, prima o poi, mi sveglierà”.
E per Anabel Minella il sogno è sempre lì con lei: un sogno che si è avverato e continua a rinnovarsi.
Il sogno di Anabel si avvera ogni qualvolta la sua bocca si avvicina a un microfono e parole e musica si diffondono magicamente ammantando tutti e tutto.
Anabel, seppur giovanissima, si è tolta delle grandi soddisfazioni: il singolo inedito, il video, le apprezzatissime cover, la partecipazioni ad eventi… e buon ultimo l’avventura “musicale” sulla Costa Fortuna, la famosissima nave da crociera.
Sicuramente premonitore è il titolo del suo singolo: “Posso” (se non lo avete ancora ascoltato vi invito a cliccare qui e vedere il video del brano).
Si “Posso” perché Anabel in ogni suo passo ha dimostrato che si può fare, che i traguardi si possono raggiungere, che i sogni si possono avverare… l’importante è che non si smetta mai di sognare.

Quest’estate Anabel Minella ha vissuto una splendida esperienza a bordo della nave da crociera dove si esibiva per i croceristi con l’Anabel Trio.
Abbiamo chiesto ad Anabel Minella di raccontarci questa esperienza.
“La mia avventura su Costa Fortuna è stata una bella esperienza molto difficile da descrivere.
È stata un esperienza unica e bellissima Oltre a fare il lavoro dei miei sogni con i miei compagni di viaggio, Renato Tassiello e Andrea Pasini (Anabel Trio), ho conosciuto tantissime persone di varie culture e provenienti davvero da tutto il mondo, eravamo una grande famiglia.

La nostra è stata una sorta di vacanza lavoro – posso lamentarmi solo per il cibo mi mancava un bel piatto di pasta – lavorando solo la sera durante il giorno eravamo liberi di visitare i luoghi proprio come i passeggeri.
Abbiamo visto luoghi stupendi, sembrava di essere in una fiaba.
Una situazione che mi ha emozionata è stato l’omaggio di un passeggero, insegnante d’arte, il quale ha realizzato dei nostri ritratti durante le varie esibizioni.
Potrei scrivere un libro ma bisogna viverlo per comprendere determinate emozioni.
Posso dire che sono rientrata da poco ma già mi manca tutto ciò.
Sicuramente l’Anabel Trio non si ferma qui e continueremo anche sulla terra ferma.
Siamo già pronti per la prossima avventura”.
E noi di Ottiche Parallele Magazine ci saremo per raccontare le avventure di Anabel Minella.

