Eccoci con lo  speciale dedicato alle mostre. Oggi la proroga della mostra Dialogos ad Atene. A Firenze in varie sedi l’esposizione Light, Gaze, Presence”. Al Museo di Roma mostra nell’ambito di “Quotidiana”.

“NEOPALEO – DIALOGOS”
ANDREA VALLERI
a cura di Marianna Savramifino al 21 aprile 2023
Museo Epigrafico di Atene
Via Tositsa, 1 – Atene – Grecia

La Galleria d'Arte Contini annuncia che  l'ultima  tappa  del  ciclo "Neopaleo", la mostra  Dialogos di Andrea Valleri con sede nel Museo Epigrafico di Atene, è stata prorogata fino al prossimo 21 aprile 2023. La mostra aperta al pubblico dal 28 dicembre 2022 chiuderà, dopo Venezia, Samos e Messolonghi, le quattro esposizioni dell’artista veneziano e promosse dalla Galleria d'Arte Contini di Venezia e Cortina d’Ampezzo. Con “Dialogos” Andrea Valleri è stato il primo artista al mondo ad esporre nell'interno della prestigiosa cornice del Museo Epigrafico di Atene; il Museo infatti contiene il maggior numero - 14.000 - e le più importanti epigrafi trovate in Grecia. Dialogos vuole essere l’indicazione e la conclusione del percorso ideale secondo il quale la storia e la crescita della cultura provengono da un  costante  confronto  di  posizioni; questo confronto si svolge sia al presente, sia con gli ineludibili modelli del passato che rivive nella nostra memoria. A questo proposito riportiamo un estratto della nota introduttiva alla mostra a cura di Marianna Savrami, Architetto Phd. del Ministero dei Beni Culturali della Grecia e curatrice della mostra: “L'approccio di Andrea Valleri rappresenta un'originale avventura intellettuale. Le sue opere sono l'espressione di una personale interpretazione e attribuzione di significati provenienti dalla simbologia e dalla filosofia antica; come lui stesso dice, rimangono invariati nel corso ciclico del tempo. Nelle sue opere troviamo il mito del Centauro, un antico archetipo della salute dell'esistenza; attraverso questa e altre opere l'autore ci mostra il punto d’incontro del passato con il futuro. Nel modo in cui si esprime nei suoi dipinti e sculture Andrea Valleri ci dimostra che le cose cessano di essere semplici oggetti esterni. Esse entrano in un ambiente destinato e soggetto ad essere costantemente interpretazione umana, un ambiente che diventa noto allo spettatore attraverso il linguaggio pop dell'artista, fatto di coerenza delle forme. Infine, è pleonastico dire che la prospettiva dell'artista evidenzia il valore fondante nel tempo della cultura greca antica, poiché l'antichità costituisce una dinamica in continua evoluzione”. Le mostre di Andrea Valleri sono promosse dalla Galleria d’Arte Contini in collaborazione con alcune tra le più importanti Istituzioni Culturali di Venezia e della Grecia: la Fondazione Bevilacqua La Masa di VE, il Museo Nazionale Archeologico di Samos, il Museo Nazionale Bizantino e Cristiano di Atene, il Museo Nazionale Epigrafico di Atene, la Regione della Grecia dell’ovest (Messolonghi). La Galleria d'Arte Contini ha pubblicato, a corredo delle mostre, un catalogo (inglese-greco- italiano), contenente tutto il percorso espositivo con il titolo ΝΕΟΠΑΛΑΙΟ (“NEOPALEO”). Orari di apertura: La mostra rimarrà aperta fino al 21 aprile 2023 - Mer - Lun: 8.20 - 15-30 | Mar: Chiuso 

“LIGHT, GAZE, PRESENCE”
Y.Z. KAMI

a cura di Alberto Mattia Martini
fino al 24 settembre 2023
Museo Novecento, Museo di Palazzo Vecchio, Museo degli Innocenti, Abbazia di San Miniato al Monte
Firenze
 

Museo Novecento annuncia “Light, Gaze, Presence”, una mostra di Y.Z. Kami (Teheran, 1956) che presenta una selezione di opere esposte per la prima volta a Firenze in alcuni dei luoghi simbolo della città: Museo Novecento, Museo di Palazzo Vecchio, Museo degli Innocenti e, eccezionalmente, nella millenaria Abbazia di San Miniato al Monte (fino al 24 settembre 2023). La mostra è un viaggio nell'universo pittorico dell'artista iraniano-americano, che vive e lavora a New York dagli anni Ottanta. Con una selezione di 24 opere dislocate in alcune delle più prestigiose istituzioni culturali fiorentine, “Light, Gaze, Presence” unisce alcuni dei filoni principali della ricerca artistica di Y.Z. Kami in un dialogo serrato con gli straordinari capolavori medievali e rinascimentali custoditi in quei luoghi. Il percorso ha origine nelle sale del Museo Novecento, in cui i celebri ritratti, che hanno reso noto al pubblico internazionale l’artista, sono intervallati da altre opere delle serie Dome e Night Paintings. Al centro della sua produzione artistica da oltre trent’anni, i ritratti sono dipinti su larga scala che immortalano uomini e donne colti in primo piano, spesso con gli occhi chiusi e all'interno di sfondi neutri che lasciano visibili solo alcuni dettagli oltre ai volti. Questi dipinti, realizzati a partire da fotografie scattate ad amici o sconosciuti, sono frutto di una gestazione molto lenta che rende queste rappresentazioni delle vere e proprie apparizioni, che riportano alla mente gli antichi ritratti del Fayyum ricollegandosi alla tradizione ritrattistica che attraversa la storia dell’arte in tutti i secoli, fino ai giorni nostri. Presenti e assenti al tempo stesso, le figure di Y.Z. Kami sono immerse in una dimensione che sembra non avere nulla a che fare con la nostra quotidianità, ma che rimanda a un altrove, a un luogo che è memoria o evocazione dell'aldilà. La luminosità resa dalla pittura rarefatta, così come l'esperienza dell'immobilità e del silenzio, hanno la capacità di attrarre a sé l'osservatore, suscitando sensazioni intense, come un senso di placida contemplazione al limite della trascendenza. In questo senso, Y.Z. Kami è un pittore dell'invisibilità; il suo sguardo e la sua pittura sono capaci di raccontare l'umanità al di là della contingenza, catturando la spiritualità che avvolge i corpi. Nella serie Dome, Kami rievoca immagini archetipe, come i mandala, così come le architetture e le forme concentriche tipiche della tradizione persiana e delle architetture sacre di tutto il mondo, metafora del cielo e della contemplazione. I Night Paintings ricordano invece visioni notturne, fumose e tenebrose, elaborate a partire dalla rilettura della poesia di William Blake. Il colore dominante è l’indaco, intervallato da sfumature di bianco che nell’aspetto sfocato richiamano la patinatura dei ritratti, ricordando qualcosa di evanescente che di lì a poco rischia di sparire ma si aggrappa tenacemente al presente e chiede di essere mantenuto vivo. La mostra prosegue all’interno della suggestiva cornice del Salone dei Cinquecento – Museo di Palazzo Vecchio, in cui le opere Untitled (2011),Untitled (Woman in Green Sweater) (2006) e Marwin (2013-2014) dialogano con gli affreschi di Giorgio Vasari, dando vita a uno straordinario contrasto tra la placida rarefazione delle opere di Y.Z. Kami e le accese scene di battaglie che campeggiano sulle pareti della sala. I titoli dei dipinti, che possono tanto riferirsi a nomi propri di persona, quanto rimanere nell’anonimato, riflettono il costante oscillare tra individualità e universalità della ricerca dell’artista. Questo dualismo è congenito a tutta la storia della rappresentazione, in particolare al costante interesse degli artisti per lo studio della figura umana. Il Museo degli Innocenti accoglie all’interno della pinacoteca che ospita agli straordinari capolavori di Botticelli e Luca della Robbia due opere di Y.Z. Kami: Gold Dome II (2022) e Brunelleschi (Death Mask) (2022-2023). In particolare, la maschera funebre di Filippo Brunelleschi rende omaggio al grande maestro e si ricollega da un lato ai grandi ritratti dell’artista esposti contestualmente al Museo Novecento e nel Salone dei Cinquecento, dall’altro alla storia dell’edificio. La mostra raggiunge il suo climax all’interno della millenaria Abbazia di San Miniato al Monte, dove viene eccezionalmente accolta l’opera Paul's hands (2015-17). La mostra è realizzata con il supporto di Gagosian. Si ringraziano Hotel Savoy della Rocco Forte Hotels e Tuscan Excelsia.
INFORMAZIONI
Museo Novecento Tel. +39 055 286132 / info@musefirenze.it Piazza di Santa Maria Novella, 10 – Firenze www.museonovecento.it - Orario: Lun – Mar – Mer – Ven – Sab – Dom | 11:00 – 20:00 Giovedì | chiuso - Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura.
Museo di Palazzo Vecchio Tel. +39 055 2768224 / info@musefirenze.it Piazza della Signoria – Firenze. Orario: Lun – Mar – Mer – Ven – Sab | 9:00 – 19:00 Giovedì | 9:00 – 14:00 Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura.
Museo degli Innocenti Tel: +39 055 2037122 | booking@istitutodeglinnocenti.it Piazza della Santissima Annunziata, 13 – Firenze. Orario: Lunedì – Domenica | 9:00 – 19:00 Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura.
Abbazia di San Miniato al Monte Tel: +39 055 2342731 Via delle Porte Sante, 34 – Firenze. Lunedì - Sabato | 9:30-13:00; 15:00-19:00 Domenica | 8:15-13:00; 15:00-19:00. Durante le celebrazioni liturgiche la Basilica non è visitabile.
L'ingresso è gratuito e non occorrono prenotazioni né per singoli visitatori, né per gruppi o scolaresche.

“ANDREAS ZAMPELLA”
fino al 12 marzo 2023
Museo di Roma – Palazzo Braschi – Sale al piano terra
piazza San Pantaleo, 10 – piazza Navona, 2 – Roma

Andreas Zampella – Passaggio al buio – foto Carlo Romano
Fino al 12 marzo 2023 apre al pubblico, al Museo di Roma a Palazzo Braschi, la mostra di Andreas Zampella, nell’ambito di QUOTIDIANA, il programma espositivo sull’arte italiana contemporanea promosso dalla Quadriennale di Roma e da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. QUOTIDIANA rientra nel Programma dei 95 anni della Quadriennale, per il quale la Quadriennale di Roma ha ricevuto un contributo da parte di Presidenza del Consiglio dei Ministri - Struttura di missione anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali e internazionali. In mostra Passaggio al buio, un dipinto di piccole dimensioni concepito e realizzato in una condizione di penombra, all’interno di un ambiente illuminato unicamente dai raggi di luce mattutina che provengono da prese d’aria. In corrispondenza di una di queste, l’artista immagina la presenza di un elemento di vegetazione spontanea germogliata sul muro. All’interno di un contesto straniante, Zampella pone l’accento su un dettaglio vitale. Lo fa attraverso il dialogo precario che esso riesce a costituire con un altro elemento, un fugace raggio di sole. Questo cercarsi sottile della Natura nell’assedio di uno spazio umano è presente nell’opera e si espande anche nello spazio della mostra, in una ideale continuità tra dimensione immaginaria e realtà, che ci ricorda come la divisione tra mondo dell’esperienza emotiva e mondo fisico sia solo una fragile convenzione che ogni giorno siamo capaci di abbattere. Andreas Zampella (Salerno 1989) è un artista visivo italiano, ha studiato Decorazione all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Il suo lavoro si compone come una pièce teatrale, fatta di scenografie, oggetti di scena e attori, indagando così il rapporto tra realtà e rappresentazione. I suoi lavori danno corpo a tensioni sempre al limite tra stanchezza e ansia, lamento e accusa, obbligo e noia, individuo e collettività. Orario: dal martedì alla domenica, ore 10.00 - 19.00. Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura. Ingresso gratuito. www.museodiroma.itwww.museiincomuneroma.it