Il tour del gruppo coreano fa tappa all’Alcatraz e Milano si popola di fan provenienti da tutta Italia. Un concerto che è diventato un’occasione per un maxi raduno di appassionati della Korean wave. Laura ci racconta del concerto e ci propone testimonianze che ha raccolto tra i Black Rose e i componenti della redazione di Dynamite.

Non capita frequentemente nel nostro Paese di ospitare un concerto di musica K-pop.
Sebbene ormai da anni il genere sia seguitissimo e molto richiesto, queste opportunità sono ancora rare e fanno sì che si trasformino in qualcosa di più grande.
Il concerto dei The Rose a Milano non rappresenta quindi solo un evento fine a se stesso, ma è diventato un’occasione per un maxi raduno di appassionati della Korean wave.
“Il concerto è musica, ma è stato anche un insieme di emozioni che sono arrivate una dopo l’altra e che lo hanno fatto diventare un momento memorabile. L’ansia, l’emozione, il contatto visivo con i ragazzi che fino a quel momento ho ascoltato in cuffia e visto attraverso uno schermo, le amicizie che ho scoperto per caso, il ritrovarsi con chi ha la stessa passione e condividere tutto questo. Ecco forse la parola giusta per me è stata ‘condivisione’, artista-fan, ma anche fan- fan” Stefania.

Già ospiti del Bel Paese nel 2018, la band indie-rock coreana dei The Rose torna a fare tappa con il loro “Heal Together World Tour“.
Un tour da sold out che sta facendo crescere notevolmente la fama del gruppo riunitosi dopo due anni durante i quali alcuni membri hanno assolto i servizi obbligatori di leva.
Dopo neanche 20 minuti i biglietti erano già esauriti, ma non mi sono arresa. Ho sparso la voce ovunque e preso comunque un biglietto del treno per raggiungere Milano e provarci fino alla fine. Poi grazie al passaparola nei social il 31 dicembre ho trovato un biglietto vip e sto ancora cercando di riordinare le emozioni” Tiziana.
La band è composta da quattro eccezionali musicisti.
Il leader Kim Woosung (우성), originario di Los Angeles, cantante e chitarrista (elettrico) è l’ultimo membro a unirsi ai The Rose. Durante lo stop si è dedicato alla sua carriera da solista debuttando con il suo primo mini album Wolf nel 2019 e MOTH del 2022.
Park Dojoon (도준), cantante principale, tastierista e chitarra (acustico), è uno dei membri fondatori, quando il gruppo era un trio chiamato Windfall. Lee Hajoon (하준), drummer, rapper e sub-cantante anche lui ex membro del trio iniziale con il maknae Lee Jaehyeong (재형), sub-vocalist, bassista e visual della band.

A distanza di alcuni giorni ancora le emozioni si aggrovigliano nel mio stomaco e trovare le parole per descrivere l’evento è difficile.
Già dalle prime ore del mattino fuori all’Alcatraz i Black Rose (nome dei supporter del gruppo) avevano invaso i marciapiedi davanti al locale, alcuni accampati dalla notte precedente.
Una folla colorata e stravagante di tutte le età unita in un abbraccio collettivo. Persone sconosciute fino a poche ore prima che si ritrovano sedute alla stessa tavola, nelle stanze e corridoi di un hotel a parlare di musica, moda, viaggi, drama… Che si conoscono e riconoscono dopo mesi se non anni a chattare e scambiarsi opinioni sui social.
Risate, lacrime e ricordi che dureranno tutta la vita ancor prima che i cancelli fossero aperti.
E più la temperatura della notte di Milano scendeva, più esponenzialmente la temperatura e l’adrenalina saliva.
E quando le luci colorate hanno annunciato l’ingresso degli artisti sul palco tutta quella energia è esplosa in un boato di applausi e grida.

I The Rose hanno aperto l’evento in modo incalzante.
Magnifici con le loro voci accompagnate dall’uso sapiente degli strumenti e una sensazione che il tempo abbia iniziato a scorrere troppo veloce.
Le luci dei lightstick che illuminano la folla, le rose, i banner e le dediche, tante le mani alzate che seguono il ritmo delle tracce.
Vecchi successi come She’s In the Rain, Candy (So Good), I.L.Y., Sorry, Modern Life, Red, Beauty and the beast.., e i brani del nuovo disco Heal, Childhood, Cure, Sour, Definition of ugly is, Yes, Time, Shift.
Intrattenitori ed eccellenti performer, tanti i momenti di intermezzo, tra un brano e l’altro, divertenti, con loro che cercano di capire le nostre parole urlate in italiano, e noi che cantiamo con loro in inglese e coreano.
Prima della fine i ragazzi si sono avvicinati alle prime file e c’è stato lo scambio dei regali tra cui la bandiera italiana con le firme.

The Rose con l’omaggio della redazione di Dynamite

Il concerto è poi terminato con la foto di rito con il pubblico alle spalle e la speranza di aver rasmesso tutto l’amore come Black Rose ai membri, che ad oggi è diventato desiderio di aver reso felici loro come e più di quanto non lo fossimo noi.
“Quando arrivi alla fine del concerto con una canzone così toccante come Black Rose, con loro che hanno interagito con noi, scambiandoci regali, mi sono sentita come svuotata da tutta l’adrenalina accumulata durante la giornata ed è stato impossibile trattenere le lacrime” Alessia.
Una notte infinita che non si è esaurita con il concerto, ma che nonostante il freddo e la stanchezza è proseguita di gruppetto in gruppetto tra commenti entusiasti e appuntamenti per i giorni a seguire.
Un processo di ‘guarigione’ che nessuno voleva interrompere dimostrando quanto tutte quelle persone avessero bisogno di quelle ore spensierate.
Un po’ come aver vissuto veramente quel ‘messaggio’ che i The Rose ci hanno voluto trasmettere con la loro musica.
Ringraziando tutti i presenti e le community che hanno reso ricche queste giornate ho scambiato due chiacchiere anche con la redazione di Dynamite e alcune ascoltatrici che mi hanno lasciato il loro commento.

Bentrovata Elke, come ci si sente ad essere la prima speaker italiana ad aver ideato un programma di musica k-pop?
È stata una bella sfida con me stessa, sono andata contro tutto e tutti. Ma avevo un obiettivo ben preciso, portare il kpop in radio e divulgare il più possibile questo meraviglioso mondo che aveva rapito il mio cuore fin da subito.
Cosa hai provato ad incontrare i tuoi ascoltatori al concerto dei The Rose?
È stata una grande emozione incontrare gli ascoltatori di Dynamite. Gli abbracci e l'affetto ricevuti, mi hanno ripagata di tutto il lavoro svolto con caparbietà in questi due anni.
Giovanna
ho saputo che tante persone che erano al concerto hanno conosciuto i The Rose grazie alle playlist di Dynamite. Come ti fa sentire essere concausa del successo di questo evento?
Stupita e lusingata. Sicuramente non mi aspettavo di ricevere così tanto calore. Il programma mi ha dato la possibilità di condividere la mia passione.
Roberta
sei sicuramente il membro della redazione che vive più frequentemente la 'diaspora' in Europa per seguire i concerti. Cosa hai provato questa volta a viverti l'evento dei The Rose in Italia insieme alle tue amiche?
Ho avuto la fortuna di assistere a diversi concerti k-pop e ogni volta è stata un'emozione unica e particolare e anche se sono sempre stata in compagnia, questa volta è stato davvero diverso. È stato il primo concerto in cui ho incontrato tante persone che avevano il piacere di incontrarmi dal vivo e parlare non dietro uno schermo. E poi ho avuto la possibilità di viverlo insieme alle ragazze della radio, insomma tutto ha assunto un sapore diverso, più coinvolgente per capirci. Emozione unica che mi porterò nel cuore per lungo tempo.
Paky
in Spagna si tengono molti più concerti k-pop, quali pensi siano le differenze rispetto all'Italia?
In Spagna il Kpop e tutti i contenuti coreani sono in forte espansione da anni e c'è una grande fanbase. Il concerto è stato possibile grazie alla risposta dei fan spagnoli alla campagna My Music Taste (una piattaforma in cui i fan si riuniscono per richiedere concerti dei loro artisti preferiti nelle loro città). E poi abbiamo Toni Aguilar, un DJ e presentatore radiofonico con una carriera professionale invidiabile, che realizza uno dei programmi di punta della radio spagnola, che è un grande sostenitore del kpop dandogli molta visibilità.
Parteciperai alla tappa di Madrid, quali sono le tue aspettative?
So che non mi deluderanno e vedrò realizzato qualcosa che non avrei mai immaginato, poterli vedere dal vivo. Spero in qualche collaborazione, visto che è l'ultima tappa del tour, anche se a luglio torneranno in Spagna per partecipare a Mad Cool.

https://www.officialtherose.com/