Museo e Giardino Botanico, la villa ospita fin dalla sua costruzione un giardino all’italiana dove sulle balaustre e sui muri di pietra che contengono i terrapieni su cui si trovano le terrazze crescono, tra le altre, diverse rose ‘Banksia’ rampicanti allevate a spalliera.

Risalente, nella struttura, all’epoca di costruzione della Villa, una porzione del parco presenta i caratteri tipici del giardino formale o giardino all’italiana: un’asse di simmetria che lo attraversa dal cancello fino all’orologio posto sul tetto dell’edificio, siepi potate in forma, fontane e giochi d’acqua, statue, aiuole di bosso a costituire elementi geometrici, terrazze delimitate da balaustre in pietra e collegate tra loro da scalee.
Queste caratteristiche ben si sposano con la filosofia dell’epoca, il ‘700, secolo dell’Illuminismo, periodo in cui la ragione prevale sul sentimento e l’uomo è colui che domina la natura.
Sulle balaustre e sui muri di pietra che contengono i terrapieni su cui si trovano le terrazze del giardino all’italiana crescono diverse rose ‘Banksia’ rampicanti allevate a spalliera.
Le rose ‘Banksia’ si caratterizzano per la precoce e unica fioritura, non essendo rifiorenti nell’annata, e presentano piccoli fiori apicali semplici o doppi, dalle tonalità bianche o gialle, portati in mazzi su tutta la chioma e dotati di una leggera profumazione. La corteccia nei rami più vecchi si sfalda longitudinalmente e ha carattere decorativo. La loro fioritura appariscente attira l’attenzione grazie al contrasto con il grigio della pietra a cui si appoggiano, conferendo a quest’area un tocco di charme.

Tra le rose rampicanti presenti sulle scalee che conducono alla villa si può ammirare la Rosa × hybrid ‘Rosanna’, con fiori grandi, a forma di coppa, composti da più di quaranta petali rosa, leggermente profumati.
‘Harlekin’ è un’altra delle rose presenti sulle terrazze del giardino all’italiana, vicino alle pergole degli agrumi, con petali profondamente venati di un brillante color cremisi su sfondo bianco crema o rosa pallido e fiori che tendono a reclinarsi verso il basso.
La Rosa ‘Mermaid’ è caratterizzata da vistosi fiori gialli di grandi dimensioni, profumati, prodotti singoli e a mazzi, con stami prominenti marrone dorato. Fiorisce continuamente da giugno ai primi freddi, si arrampica in modo vigoroso su alberi e sostegni per diversi metri e presenta spine ricurve a forma di uncino.
Addossata ai muri della facciata della villa si può ammirare ancora la rosa rampicante ‘Cocktail Var. Meimick’ dai fiori di colore rosso e giallo acceso.
Le rose abbelliscono altre zone del giardino: presso la caffetteria, è presente una collezione di ‘David Austin’ dai fiori dai colori tenui e delicati messa a dimora nel 2018 con le varietà ‘Maid Marion’, ‘JubileeCelebration’, ‘Princess Alexander of Kent’,‘The Ancient Mariner’.

Sempre in vicinanza della caffetteria cresce la Rosa ‘Port Sunlight’, con fiori dal tenue color albicocca, molto ricchi di petali e intensamente profumati.
Sulla terrazza rivolta a est sono presenti rose della varietà ‘Lake Como 4 ever’, che sbocciano con gruppi di fiori a mazzi, rifiorenti da maggio fino all’autunno, dal colore delicato nei toni del crema e dell’avorio.
Nei pressi delle serre fa vanto di sé una Rosa chinensis ‘Mutabilis’, ibrido rifiorente costituito in Italia probabilmente agli inizi del Novecento: come evoca il nome della varietà, i boccioli hanno tonalità dall’arancione al giallo, quando si schiudono diventano rosa e al termine della loro esistenza acquisiscono tinte di un bellissimo color cremisi pallido.
Le rose del giardino di Villa Carlotta sono difese dalle malattie fungine e dai parassiti con tecniche di difesa biologica e utilizzando insetti antagonisti che parassitizzano gli afidi. Se si osservano gli afidi presenti sui germogli e sui boccioli, talvolta ve ne sono alcuni insolitamente rigonfi, con un piccolo foro sull’addome: è indice dell’avvenuta parassitosi da parte di imenotteri del genere Aphelinus, appositamente introdotti per limitare il più possibile l’uso di insetticidi.




Villa Carlotta, museo e giardino botanico a Tremezzina (Lago di Como)
Oltre trecento anni di grande collezionismo connotano la storia di Villa Carlotta, dove l’arte dialoga con la natura in un contesto paesaggistico di grande fascino. Affacciata sulle rive del Lago di Como la Villa venne edificata alla fine del Seicento dai marchesi Clerici di Milano. Nel 1801 la proprietà passò a Giovanni Battista Sommariva, un grande collezionista di opere d’arte, in particolare di scultura, che acquistò una serie di capolavori dei maggiori artisti della sua epoca, tra i quali Antonio Canova, Berthel Thorvaldsen e Francesco Hayez.
Nel 1843 la villa fu venduta dagli eredi Sommariva alla principessa Marianna di Prussia che, nel 1850, donò la dimora alla figlia Carlotta in occasione delle sue nozze con il duca Giorgio II di Sassonia-Meiningen.
Nonostante la precoce scomparsa della principessa Carlotta nel 1855, Giorgio II continuò a frequentare la dimora sul Lago di Como arricchendo il parco di numerose essenze botaniche rare che si possono ammirare ancora oggi. Nel corso della Prima Guerra Mondiale la villa venne confiscata dallo Stato italiano e affidata in gestione all’Ente Villa Carlotta, istituito con Regio Decreto nel 1927.
Villa Carlotta non è solo arte ma è anche un luogo dove è possibile trascorrere una giornata immersi nella natura. Il suo parco (circa otto ettari visitabili) è luogo di grande fascino, non solo per la posizione panoramica particolarmente felice, ma anche per l’armonica convivenza di stili, la ricchezza di essenze, le suggestioni letterarie che ne fanno una meta imperdibile per chi giunge sul Lago di Como.
Dell’età seicentesca resta l’ampio giardino all’italiana con alte siepi a taglio geometrico, parapetti a balaustrate, statue e giochi d’acqua; del periodo romantico è ancora percepibile la struttura del giardino all’inglese, ricco di alberi pregiati di proporzioni eccezionali e di scorci di grande suggestione; alla fine del XIX secolo risale invece la grande architettura vegetale delle imponenti masse di rododendri, azalee e di specie rare, che fanno del parco di Villa Carlotta un vero e proprio giardino botanico.