Un racconto tra immagini, parole, testimonianze e suggestioni dell’anno d’oro di J- Hope che oggi festeggia 29 anni (età internazionale). Un viaggio che traccerà il profilo variegato di questo straordinario artista che ha dimostrato la sua potenza comunicativa nel suo debutto da solista.

Nato il 18 febbraio 1994 a Gwangju, Jung Ho Seok (정호석), meglio conosciuto con il suo nome d’arte J-Hope (제이 홉) è una cantante, rapper, produttore discografico e ballerino della Corea del Sud.
Entrato nel Big Hit nel 2010 è stato un tirocinante per tre anni prima di debuttare con i BTS il 13 giugno 2013.
Prima di allora era stato attivo come rapper underground ed era membro di un gruppo di street dancer chiamato “NEURON”, oltre a partecipare a vari concorsi e campionati locali.
Inizia la sua attività da solista nel 2018, quando rilascia un primo mixtape dal titolo “Hope World”, che raggiunge in poco tempo il 38° posto nella classifica Billboard 200.
Colleziona premi e scala classifiche musicali internazionali insieme alla band dei BTS. Partecipa ad eventi benefici e insieme al gruppo si fa promotore di messaggi sociali di rilevanza che lo hanno portato dalla sede delle Nazioni Unite alla Casa Bianca.

Ma è il 2022 e questo inizio di 2023 che consacrano l’artista a livello individuale, dominando con esperienza ogni palco, dal Lollapalooza di Chicago alle passerelle dei brand di lusso della Fashion Week di Parigi.
Padrone di casa ai Golden Disc Awards 2023 a Bangkok, così come ai MAMA 2022 di Osaka e alle celebrazioni per il capodanno di New York a Time Square al Dick Clark’s New Year’s Rockin ‘Eve.
J-Hope è stato il primo membro dei BTS a rilasciare un album da solista “Jack in the box” saggiando lo shock degli Army dopo l’inevitabile annuncio della pausa della squadra per l’assolvimento del servizio militare obbligatorio.
Sono seguite performance memorabili che hanno segnato una vera e propria presa di coscienza delle sue capacità interpretative ben oltre il ruolo e l’immagine all’interno della band.

Con l’album “Jack in the box“, Hoseok ha iniziato a mostrare appunto un lato di sé “estremamente oscuro e crudo”, scegliendo inoltre deliberatamente di non inserire né featuring, credendo che “riempire tutte queste canzoni con soltanto la mia voce avrebbe reso questo album molto autentico“, né coreografie, per rimarcare il suo desiderio di lasciare un’impressione diversa da quella consolidata.
“Volevo che la gente si rendesse conto che J-Hope non si limita alle cose vivaci” Rolling Stone Magazine.
Rhian Daly di NME ha elogiato l’album, scrivendo che “prende il J-Hope che il mondo è arrivato a conoscere e amare negli ultimi nove anni e gli dà fuoco. Dalle ceneri, però, sorge una stella più elettrizzante e formidabile che mai e apparentemente inarrestabile“. Ha scelto Arson come pezzo più riuscito, definendolo “una conclusione magistrale e avvincente al disco che ti implora di premere play più e più volte“.

Per Maura Johnston di Rolling Stone, “Jack in the Box è breve […] ma potente, con la curiosità musicale e la destrezza di J-Hope al microfono che aiutano a creare un mondo immersivo che mostra la vita interiore di una persona che appare in moltissime fotografie, ma che potrebbe non sentirsi sempre completamente vista“.
Secondo Ashlee Mitchell della Recording Academy, con questo album “J-Hope è passato a un nuovo livello d’arte che trascende qualunque limite che gli è stato precedentemente imposto“, mentre per Neil Z. Yeung di AllMusic “offre profondità emotiva ed energia irresistibile” mettendo in primo piano “la sua aggressività, il suo modo di parlare roco, e le battute scioglilingua” e “bilanciando ottimismo temperato (Stop), speranza di cambiamento (= [Equal Sign]) e conforto (Safe Zone) con la contemplazione della fama (More) e il suo posto in un mondo distrutto (l’ossessionante Pandora’s Box)“.
Jack in the Box è stato inserito in posizione n.9 nella top 100 degli album più belli del 2022 stilata da Rolling Stone, che l’ha indicato come un “debutto ringhioso, infinitamente creativo“.
Mentre per Billboard è l’11º album K-pop più bello del 2022, dotato di “un sound coeso e una storia su ciò che lo muove interiormente“.
Dazed ha inserito More in posizione n.15 nella top 40 delle canzoni K-pop migliori del 2022.
Negli Stati Uniti, Jack in the Box è entrato nella Billboard 200 in posizione n.17 grazie alla vendita di 25000 unità di cui 10000 download digitali dopo poche ore dal rilascio.

Ha trascorso i mesi successivi promuovendo la sua musica attraverso esibizioni storiche come quella del Lollapalooza al Grant Park di Chicago.
J-Hope è stato il primo artista sudcoreano in assoluto a esibirsi come headliner attirando il maggior numero di fan nella storia del festival americano.
Dopo il rilascio del disco per J-Hope questa esibizione significava mettersi alla prova su un palco senza i compagni di band dei BTS. Circa 14,9 milioni sono state le visualizzazioni in tempo reale concretizzando il successo della sua performance che ha infiammato gli ARMY di tutto il mondo Jimin, collega e amico dell’artista, dopo l’esibizione, ha dichiarato durante una live: “.. è stato più figo di un concerto dei BTS“.
Nonostante il suo fitto programma, J-Hope ha anche trovato il tempo per collaborare con Crush, un famoso rapper, cantautore e produttore sudcoreano di R&B e hip-hop, nel suo singolo di comeback “Rush Hour” e facendo un’apparizione a sorpresa al suo concerto. J-Hope dei BTS è apparso non solo in featuring e rap, ma anche nel video musicale, raddoppiando l’interesse degli ascoltatori globali.

“Ho pensato che J-Hope si sarebbe adattato a questa canzone meglio di chiunque altro, quindi volevo davvero lavorare con lui.. ha lavorato diligentemente alla registrazione senza nemmeno andare in bagno mentre sudava copiosamente. Per tutta la registrazione, vedendo J-Hope dire: ‘Lo farò di nuovo. Posso fare di meglio. Ancora una volta!’, ho pensato che non è dove è adesso senza motivo, e l’ho davvero rispettato come artista” Crush.
Icona di moda e stile ha preso parte a cerimonie di premiazione in rappresentanza di se stesso e del resto dei membri dei BTS impegnati nelle loro attività individuali.
Ai MAMA Awards 2022 in Giappone, ha incantato la folla accorsa fuori la struttura, prima con il suo ingresso trionfante sul tappeto rosso in un elegante outfit nero Saint Laurent, con giacca con risvolti di raso e una camicia lasciata sbottonata creando un tocco sensuale alla classica combinazione smoking di giacca doppiopetto e pantaloni, e poi sul palco con l’esecuzione delle canzoni “MORE”, “Arson” e “Future”.
Per la performance del rapper, è rimasta fedele al tema Jack in the Box saltando fuori con in mano una sua scatola a scacchi nella quale – insieme a un piccolo gruppo di backup dancer – ha iniziato a rappare “MORE”.

Oggetti infuocati hanno accompagnato l’esibizione di “Arson” per tornare ad un’ambientazione più serena in “Future”, preceduta da immagini che dicevano “La musica ha il potere di connetterci. La musica è ciò che muove l’anima, quindi uniamoci e facciamo un salto nel futuro“.
Oltre ad aver fatto incetta di premi a nome del gruppo, J-Hope ha vinto individualmente il “Bibigo Culture & Style Award” insieme al Most Popular Male Artist.
L’anno si è poi chiuso nel migliore dei modi con la sua esibizione live a Time Square durante il primo evento di Capodanno senza restrizioni dopo la pandemia di coronavirus del distretto di Manhattan a New York City.
I video dell’esibizione solista di J-Hope hanno fatto il giro di Internet. Al concerto ha eseguito canzoni come Chicken Noodle Soul, = (Equal) e persino una versione remix del successo dei BTS Butter mentre la pioggia cadeva a dirotto. Immancabile la presenza degli Army che hanno tifato per lui gridando: “Go Hobi!”.
Intervistati hanno dichiarato “La parte migliore del mio capodanno è stata guardare J-Hope“.
Qualcuno ha aggiunto: “Wow J-Hope è stato fantastico!!! Si è esibito così bene, parlava un inglese perfetto, cantava e ballava anche sotto la pioggia!!!“

Molti di loro avevano anche notato il suo polso ferito a causa di un incidente avvenuto sulle scale durante le prove, ma J-Hope ha lasciato che nulla gli impedisse di fare del suo meglio per l’ultimo spettacolo dell’anno.
Alla 37a edizione dei Golden Disc Awards si è presentato sempre in rappresentanza delle” leggende viventi” sudcoreane – come le ha definite la star thailandese del K-pop Nichkhun – ritirando i premi per Album of the Year (Daesang per il 6° anno consecutivo), Best Album (Bonsang) e TikTok Golden Disc Popularity, oltre al suo riconoscimento solista con il “Thai Fan Support With BAOJI”.
Per coronare questi grandiosi successi il 17 febbraio è stato rilasciato da Disney plus un documentario dietro le quinte che mostra la creazione dell’album Jack in the Box. Il progetto, prodotto da Hybe, mostra le sfide creative affrontate dall’artista, la performance di J-Hope al Lollapalooza del 2022 e la festa di pre-ascolto dell’album costellata di star del settore, tra cui oltre agli altri membri dei BTS (tranne Suga), il presidente di HYBE Bang PD e il loro produttore Pdogg.
Mi unisco ai tanti progetti globali dedicati al J-Hope Day per augurare a questo artista un altro anno ricco di contenuti prima del suo arruolamento.