Fluida e ibrida l’artista si esprime attraverso un mix di futuro, anime, digital 3D Art, elettronica industriale Hip Hop.

È uscito su tutte le piattaforme digitali, “MIRACOLO”, il primo album di PIOVE. (Woodworm/Universal) , l’artista avant-pop “metaversale”(*), fluida e ibrida che mischia Futuro, Anime, Digital 3D Art, Elettronica Industrial e Hip Hop.
“MIRACOLO” è stato anticipato dai singoli “Fuoco”, “Sabba” e “Futuro HD”, la traccia che sviscera la trama dell’album creando un fil-rouge che percorre tutto il progetto.
Il disco è composto da dieci tracce ed è un mix di riflessioni a tema sci-fi: Alienazione umana, Transumanesimo, schemi sociali, crisi economiche e climatiche sono i punti chiave dell’album che, attraverso Hyperpop e Digital Art, ci racconta il futuro che verrà.

La realtà è difficile da accettare ultimamente, ma perché preoccuparsi quando abbiamo internet?
Città, negozi, uffici, relazioni, nuovi mercati, qualsiasi cosa ci serva si trova in rete. Non abbiamo più bisogno di uscire di casa perché la rete, in alternativa, offre un modello di perfezione paradisiaca: possiamo essere chi vogliamo, quando vogliamo, con il corpo che desideriamo in una dimensione priva di diversità e sofferenza.
Possiamo essere finalmente Dei, scordarci delle fragilità terrene, buttarci alle spalle morte e desolazione verso un’immortalità fatta di memoria artificiale.
Ma l’idea di incarnare Dio trasformandosi in macchina porta con sé un nuovo inganno per l’uomo del futuro che rischia di perdersi nelle gelide sequenze dei codici binari.
La title track “Miracolo” riassume, nel suo ritornello esplosivo, la morale conscious dell’album: «Non c’è più bisogno di uscire di casa da quando la rete offre un modello di perfezione paradisiaca. Puoi essere chi vuoi, quando vuoi, con il corpo che vuoi. D’altronde la realtà è difficile da affrontare ultimamente. Ci vorrebbe un miracolo per salvarci».

Sì, ci vorrebbe un miracolo perché l’uomo, per non affrontare il dolore e i compromessi a cui lo costringe la realtà, si rifugia nel mondo virtuale, anelando a un modello di perfezione apparente, ma si ritrova in una realtà altra che resta un’illusione fatta soltanto di algoritmi asettici, arrivando a constatare che la sua condizione non cambia, che non c’è via d’uscita, se non quella di comprendere la natura nella sua complessità.
Gli ingredienti musicali principali dell’album sono l’elettronica e l’hip hop. Il primo si esprime in synth iper-processati e percussioni industriali, il secondo in bassi 808 distorti e sample in loop. Su questi elementi l’uso della voce sussurrata passa da fitti incastri ritmici ad aperture melodiche malinconiche. Spesso la voce viene campionata e frammentata fondendosi con l’arrangiamento. Le tonalità minori ne stabiliscono il mood, cupo, triste, emo-teen. In termini stilistici è un disco definibile nel grande contenitore dell’avant-pop, le cui influenze sono da ricercare nei generi ed estetiche industrial, hyperpop, pop, mentre gli artisti che hanno ispirato PIOVE. sono Grimes, Noga Erez, Kendrick Lamar, Rosalìa, Sevdaliza, Sophie, Ye, Shygirl, Catnapp.
La produzione sonora di “MIRACOLO” è composta da tessiture deteriorate, da voci digitali impazzite, da suoni di metalli, di videogiochi, da piccole melodie divertenti e inquietanti allo stesso tempo, serissime e tragicomiche. Il tutto è fatto per creare contrasti continui con i testi, ottenendo un risultato simile a quello del linguaggio memetico “happy but sad”, ovvero, dire cose molto tristi con tono giocoso, frivolo, rosa, come se non avesse importanza, in modo sarcastico se non provocatorio.
Questo concept è alla base dell’identità del progetto, che dalla prima pubblicazione sceglie icone come la felpa rosa col cappuccio, simbolo di fragilità emo e dell’hip hop, e un vecchio Arcade simbolo della leggerezza e dell’elettronica.

Quella del disco di PIOVE. è una musica gestuale, onomatopeica: la produzione sonora, che va dalla composizione alla scelta delle parole, e dalla scelta degli strumenti fino al loro trattamento effettistico, è legata alle immagini emotive ed estetiche del racconto che si sta facendo. Anche l’arrangiamento si fa stile partecipando alla sensazione fisica dello stato emotivo, senza risultare didascalico.
PIOVE. si muove tra mondo reale e mondo digitale, tra diverse dimensioni sonore e pianeti visuali ed è Angelo Guttadauro, fotografo e artista visivo, ad animare, con una serie di contenuti video 3D, il progetto dell’artista e le sue performance.
L’estetica di questi contenuti, realizzati tra Blender e Premiere, si ispira a generi come Anime, Sci-fi e Fantasy. L’obiettivo è quello di costruire un universo visivo al pari di quello sonoro. Non si tratta di un semplice visual generativo dove tipicamente ci sono una serie di pattern in loop, ma lo stimolo arriva dall’idea di seguire la narrazione del brano. E così anche il video racconta dell’incontro tra due entità, una umana e l’altra digitale, sospese in uno spazio metafisico, che si fonderanno al punto in cui l’entità umana trascenderà sé stessa a favore di una forma post-umana, immortale e apparentemente scevra dal dolore.

È un progetto con una forte matrice audiovisiva. L’immaginario visivo è realizzato insieme a Guttadauro e comprende foto, vfx, artwork, videoclip e visual in 3D.
L’artista creerà un visual per quasi ogni prossimo brano e tutti avranno in comune palette di colore, ambientazioni, e avranno sempre lo stesso personaggio, un manichino, che è l’avatar 3D di PIOVE., presente anche sugli artwork delle uscite precedenti.
Questi visual sono frutto di un meccanismo di suggestione reciproca, partono da un immaginario che PIOVE. ha in testa e per cui ha sviluppato dei bozzetti 3D, da visioni a cui Guttadauro dà vita facendole proprie, dalla scelta delle ambientazioni e dei simboli alla modellazione 3D, fino alla post-produzione.
PIOVE. è un’artista che scrive e produce i suoi brani dentro a un computer e indossa una maschera, da lei progettata e poi stampata in 3D. Appartiene alla Gen Millennials, ed è un mix di futuro, anime, 3d art, elettronica Industrial, hip hop, hyperpop. Nella dimensione libera e immersiva di PIOVE. si può usare il termine “metaversale” (*), che descrive perfettamente la sua essenza e la sua storia passata, presente e futura.
TRACK BY TRACK
。・ ゚00000 ゚・。 - Un’ouverture digitale in cui il suono della pioggia si fa vortice di frammenti musicali tratti dalle tracce successive e si distrugge in un glitch.
MIRACOLO - Scritta da PIOVE. e co-prodotta insieme a Verano e okgiorgio - “Ci vorrebbe un miracolo per salvarci”, una frase tormentone per definire il mood dell'album intero. Sul brano infatti, che è la title track del disco, è basato l'artwork in cui l'avatar di PIOVE., manichino 3d senza connotazioni di identità, è sospeso in un non luogo e investito da liquidi e raggi di luce “divina”, a metà tra una posizione fetale e la trasformazione di Bunny in Sailor Moon. Al corpo dell'avatar si attaccano delle ali cibernetiche, fatte da una struttura di cavi e metalli a simboleggiare la nascita di una nuova entità post-umana, la trasformazione da uomo a entità digitale e divina. Ma la nascita è anche intesa come prima pubblicazione di un album per PIOVE., che avviene dopo una gestazione di due anni. Il brano è introdotto da un corale liturgico, deteriorato, come suonato da una vecchia cassetta o vinile, che ci porta a una ritmica hip hop su cui si stendono metriche rap. Al termine delle strofe si unisce il coro a lanciare un ritornello con venature rock. Lo strumentale finale è uno "scratch" del coro campionato, come fosse suonato da un dj.
SABBA - Scritta da PIOVE. e Carmine Iuvone e prodotta da Piove. , okgiorgio e Carmine Iuvone - Celebra il clubbing, il rito dell’incontro, della danza, la sub-culture che nasce solo dallo scambio, dal contatto con gli altri. Tutte quelle magie che negli ultimi anni abbiamo imparato a non dar più per scontate. Un brano sulla necessità di uscire, di casa, da se stessi, dalla propria pelle. Il ballo come un rito magico, il battito cardiaco a scandire la notte come un beat, un nuovo mondo a cui si può avere accesso solo varcando il portale della notte. È un inno al bisogno di condivisione, di meravigliarsi davanti alle luci, e poi al buio, ai suoni e poi ai silenzi della notte. Un brano dalla struttura hip hop, metriche rap e un ritornello nu soul minimale e ossessivo. La particolarità del brano è l’utilizzo degli archi: il violoncello di Carmine Iuvone (Salmo, Motta) è protagonista di tutta la traccia, anche se il suono dello strumento è sempre distorto o processato in maniera da renderlo quasi irriconoscibile, tranne nello strumentale finale, in cui i violoncelli rimangono gli unici a suonare, melodici e cristallini.
FUTURO HD - Scritta da PIOVE. e prodotta da Piove. e okgiorgio - Racconta il transumanesimo, estremizzato come il passaggio da uomo a identità meccanica e digitale. Il brano è una grottesca provocazione Post-internet, Post-TikTok, che prende il mondo reale e lo elimina nel cestino del computer. Una manipolazione di suggestioni Kawaii che si sgretolano in un’esplosione digitale. Si muove a cavallo tra due entità, una umana e l’altra digitale, che si fonderanno al punto in cui l’entità umana trascenderà sé stessa a favore di una forma post-umana, immortale e apparentemente scevra dal dolore. Brano di forte matrice hyperpop, in cui la voce è in parte robotica, digitale, pitchata in alto, e in parte pulita e sussurrata e segue questo racconto, con un inizio frivolo che porta a uno “squarcio” sonoro, simbolo dell’avvenuto passaggio da uomo a macchina. Quella che sembra al primo ascolto una canzone leggera rivela poi una lunga coda strumentale caratterizzata da suoni duri, industrial, come glitch e beat distorti.
CUSCINO - Scritta e prodotta da PIOVE. - Avere una vita social, perfetta e impeccabile da dietro lo schermo. Trascorrere il nostro tempo in funzione dei post, dell’engagement. È davvero così che volevamo che fosse? Dai Millennial ai GenZ, siamo passati tutti attraverso il meccanismo di mostrare e dimostrare la quotidianità attraverso i social. Meccanismo diventato per alcuni un'occupazione, per altri una preoccupazione. Piove., che ha scelto di non mostrare la sua identità, lancia questa provocazione: che il suono torni ad avere un ruolo meno marginale nella nostra scala di valori, in una società, la nostra, basata per lo più sull'immagine. L’intro elettronica, composta da suoni industriali e da ritmica hip hop, farebbe pensare all’inizio di un brano potente, che poco dopo invece si dissolve in una ballad cantata sottovoce, intima, con un pianoforte grave che ne accentua la drammaticità. Il ritornello è melodico, nostalgico. Il brano si trasforma ancora una volta quando nello special ritornano i suoni industriali, la voce diventa grave e iperprocessata, a lanciare una lunga coda minimal house.
∙ ∘ ∗ FLUORESCENZA ∗ ∘ ∙ - Un interludio strumentale di pochi secondi, uno schizzo Glitch su tela. Sovrapposizioni di colori fluo e voci pitchate, come se un meme post-internet a tema Anime potesse parlare.
FUOCO - Scritta e prodotta da PIOVE. - Un Rave Hyperpop per la libertà di scegliere. È un rito di purificazione collettiva, parte dall’intento di bruciare l'asservimento per riparare il pensiero indipendente. Può causare sovraeccitazione, non agitare prima dell'uso, adatto ai bambini. Elettronica, hyperpop e ritmiche a metà tra hip hop e techno hardcore. La voce sussurrata si sgretola in mille frammenti che diventano parte dell’arrangiamento, insieme a un basso 808 molto presente, che nel ritornello è sostituito da casa dritta e un muro di synth. La coda enfatizza il tutto accelerando il tempo.
HYPERFRAGILE - Scritta e prodotta da PIOVE. - Dal punto di vista delle liriche è il brano più intimo dell’album. Retorica emo + 404 error. Solo l'ennesimo brano sulla fragilità umana: quella di ripetere a loop lo stesso errore, di ripetere a loop lo stesso errore, di ripetere a loop lo stesso errore, di ripetere a loop lo stesso errore. La voce è accompagnata da una drum 808 e da un synth che arpeggia come nei videogame 8bit. È il brano che meglio esprime la gestualità della musica di PIOVE. la produzione sonora che va dalla composizione armonico/melodica alla scelta delle parole, dalla scelta degli strumenti fino al loro trattamento effettistico, è legata alle immagini emotive ed estetiche del racconto che si sta facendo. Il pre ritornello “Sono distrutto, si rompe tutto” e il ritornello “Cado e si rompe tutto” hanno suoni effettivamente distrutti, rotti, messi storti sul tempo, stonati, perché anche l’arrangiamento si fa stile partecipando alla sensazione fisica dello stato emotivo, senza risultare didascalico.
QAH - Scritta da Piove. e prodotta da PIOVE. e okgiorgio - “Quanti anni ho? non me lo ricordo più”. Sono altri i numeri a contare, nel mondo in cui viviamo. Piove. si muove come una scheggia impazzita in una realtà dove essere se stessi non paga, bisogna giocare il gioco della finzione. Hip hop ed elettronica con un ritornello ossessivo e la voce sussurrata di PIOVE. che si muove velocissima nelle strofe.
つづく - Un’outro in cui ritorna la pioggia, già presente nell’intro. Come questa è creata con elementi musicali presi dalle tracce del disco. Il titolo è quello dei finali degli anime, e significa “continua”, lasciandoci con una possibilità aperta. Nonostante siamo sotto al temporale, “il panorama dopo tutto non è niente male”.
CREDITI - Tutti i brani scritti da Piove. tranne “Sabba”, scritta da Piove. e Carmine Iuvone - Tutti i brani prodotti da Piove. tranne “Sabba” prodotta da Piove. , okgiorgio e Carmine Iuvone, “Miracolo” prodotta da Piove. , okgiorgio e Verano, “Qah” e “Futuro HD” prodotte da Piove. e okgiorgio – Mix: Marco Romanelli – Mastering: Giovanni Versari – Artwork: Angelo Guttadauro e Piove. – Management: Gaia Pallone per Woodworm Publishing Italia snc – Label: Bernardo Mattioni e Giorgia Milesi per Woodworm Publishing Italia snc - Distribuzione: Universal Music Italia srl
