Una gita del mistero con partenza da Genova per gli amanti delle storie dell’insolito in programma il prossimo 15 aprile e organizzata da Praga Viaggi con la partecipazione di accompagnatori del Circolo Culturale Fondazione Amon.

Apricale – Castello Lucertola

Il prossimo 15 aprile Praga Viaggi organizza una gita del mistero dedicato agli amanti delle storie dell’insolito con partenza da Genova.
Destinazione del viaggio i borghi del Ponente Ligure Apricale e Dolceacqua, tra fantasmi, leggende e streghe.
Il programma prevede la partecipazione di accompagnatori del mistero del Circolo Culturale Fondazione Amon.
La partenza è prevista da Genova alle ore 8:00 per Apricale.
Visita di Apricale con il suo Borgo e il Castello della Lucertola, ove visse Cristina Anna Bellomo Contessa della Torre.
Pranzo in ristorante con bevande incluse.

Dolceacqua

Nel pomeriggio trasferimento a Dolceacqua. Passeggiata nel Borgo per scoprire l’origine della michetta, tipico dolce che le giovani fanciulle donano ai ragazzi, un dolce semplice ma molto gustoso e della Leggenda di Lucrezia la cui storia diede vita al primo movimento femminista nella storia della Liguria.
Tempo libero a disposizione per shopping e visite individuali facoltative.
Suggerita la visita al Castello.
Nel corso della giornata performance “Cristina e Lucrezia : le Donne dei Borghi” libera interpretazione della loro vitae della loro leggenda.
Rientro a Genova con arrivo previsto in serata.
Con la partecipazione di Sophie Lamour e Marco Alex Pepè del Circolo Culturale Fondazione Amon.
Info e Prenotazioni   
Se interessati contattate direttamente Praga Viaggi al 010.586141 – info@pragaviaggi.it

Il Fantasma della Contessa al Castello della Lucertola – Apricale 
Nell’entroterra di Bordighera, a oltre dieci chilometri dalla costa, troviamo il Borgo di Apricale, che fu fondato dai conti di Ventimiglia, approssimativamente verso il X secolo d.C..  
In posizione dominante, fa la sua bella vista il Castello del X secolo, detto della Lucertola, attorno al quale si è sviluppato il resto del  borgo. 
La fortificazione, che fu rimaneggiata nei secoli, si è succeduta a diversi proprietari, a seconda del periodo storico. Attualmente è di proprietà del Comune e al suo interno, oltre a essere conservati documenti e reperti,  si tengono importanti eventi culturali e  mostre. 
La storia del Castello s’intreccia con le vicende della bellissima contessa Cristina Anna Bellomo (1861-1904), che visse nel maniero a cavallo tra il 1800 e il 1900, il quale fantasma si dice aleggi ancor oggi in quella che fu la sua ultima dimora. 
La sua vita ricorda un po’ quella delle principesse delle fiabe, ma purtroppo senza lieto fine. 
Stando a quanto riportato da documenti custoditi nel Borgo di Apricale, la contessa nacque nel 1861 da una famiglia molto povera e andò in sposa giovanissima a tal Giobatta Pisano, detto Battilosso.
Trasferitisi a Nizza, Cristina venne abbandonata dal marito che, nel tentativo di fuggire alla gendarmeria perché coinvolto in fatti illeciti, fuggì in America.  
La nostra eroina, è il caso di dirlo, si rimboccò le maniche per sopravvivere e andò a servizio come cameriera presso un nobiluomo parigino, tal conte Charles De la Tour, il quale  trascorreva la sua vita fra la capitale di Francia e la soleggiata Nizza. 
Rientrato a Parigi, portando con sé Cristina, il Conte  fece si, che la donna potesse ricevere un’adeguata istruzione, degna di una principessa. Cristina, entrata nelle grazie del conte, il quale era innamorato di lei, iniziò così un periodo d’oro della sua vita, intrecciando relazioni sociali con nomi illustri della musica e della letteratura quali: Emile Zola, Marcel Proust, Claude Debussy. Alla morte del conte, che avrebbe voluto sposarla, ma impossibilitato perché Cristina risultava ancora coniugata con il Battilosso, la donna ereditò un’immensa fortuna, compreso il suo titolo nobiliare, diventando cosi per tutti la Contessa della Torre. La neo contessa, non volendo vivere in solitudine, convinse una sua nipote, tal Maria Pizzio, a raggiungerla a Parigi, per condividere  con lei  le sue agiatezze. Cristina e Maria vissero momenti avventurosi e numerosi furono i viaggi intrapresi in giro per tutta l’Europa, tra questi il più importante che le condusse alla corte dello Zar di Russia.  Lì intrecciò una storia d’amore con il fratello dello Zar, il Granduca Sergio di Pietroburgo. 
Per potersi sposare Cristina doveva ottenere l’annullamento del suo matrimonio. Fu cosi che dopo diverse trattative la Contessa convocò il marito, Giobatta Pisano ad Apricale, per discutere circa le modalità di scioglimento del loro vincolo.  Chissà, forse abbagliato da tanta opulenza e ricchezza, magari dopo un’accesa discussione, il Giobatta, uccise   Cristina, suicidandosi subito dopo: oggi diremmo un femminicidio ingiustificato. Era il 30 maggio 1904, a soli 43 anni perdeva la vita, uccisa dalla furia omicida del consorte, Cristina Anna Bellomo, "Contessa della Torre".